Altro derby toscano in questa diciottesima giornata di Serie C.All’Arena Garibaldi va in scena l’incontro che vede impegnate le compagini del Pisa e dell’Arezzo.
Entrambe le squadre vengono da due risultati positivi nell’ultimo turno, il Pisa ha ottenuto un pareggio nella trasferta di Pontedera mentre l’Arezzo una vittoria casalinga contro il Prato. Ancora derby, pure in questi casi.
Mettiamo l’importanza di onorare al meglio un derby sentito, mettiamo la seconda posizione in classifica, ci sarà sicuramente un pubblico importante questa sera.
Peccato che a rovinare tutto sia il meteo, infatti fino a mezz’ora prima dell’inizio, la gara era a rischio proprio perché la pioggia continuava a scendere incessante dalla mattina.
Nei minuti che precedono l’inizio della partita lo speaker annuncia l’ingresso in campo di Willem Kieft, icona del calcio pisano degli anni ottanta.
Sarà dedicata a lui la coreografia della curva pisana composta proprio da una sua gigantografia e la scritta “Willem Willem… facci un gol”.
La curva di casa è abbastanza gremita, stesso discorso per la gradinata.
Il settore ospiti appare stranamente vuoto, con una decina di persone presenti; verrò poi a sapere che un ingorgo autostradale farà ritardare i supporter aretini che entreranno a primo tempo inoltrato.
La gara inizia e gli ultras di casa offrono un bel colpo d’occhio grazie all’accensione di qualche torcia. Si coordinano veramente bene anche grazie al tamburo e appaiono subito rumorosi e colorati.
Le condizioni del terreno non permettono invece un gioco fluido da parte delle due squadre. La gara appare abbastanza contratta e al venticinquesimo, quasi in concomitanza con l’ingresso degli ultras aretini nel loro settore, la squadra ospite passa in vantaggio provocando un’esplosione di gioia tra gli ultras provenienti da Arezzo.
Anche loro come i rivali pisani sono molto coordinati e colorati. Si sentono in maniera distinta i cori a sostegno della loro squadra.
Nel frattempo dalla curva pisana si alza uno striscione per protestare contro la capienza ridotta della curva.
Passano appena dieci minuti e l’Arezzo raddoppia. Stessa scena del primo gol. Settore ospiti che diventa una bolgia.
Nonostante questo la curva di casa continua a sostenere la squadra, anche se non manca qualche fischio. Il primo tempo non avrà più niente da offrire e squadre che tornano negli spogliatoi.
Inizia la ripresa e sempre la curva pisana si rende protagonista, esponendo una gigantografia dedicata a Federico Aldrovandi, accompagnata dall’applauso dello stadio e soprattutto del settore ospiti.
Il Pisa spinto dal suo pubblico accorcia le distanze e ritorna l’entusiasmo iniziale in tutto lo stadio.
Dura tutto veramente poco, arriva il terzo gol dell’Arezzo e la rassegnazione prende il sopravvento.
Cala d’intensità il tifo ma tutto si rianima quando il Pisa trova la seconda rete. Le speranze del pubblico di casa di riuscire almeno a pareggiare si rimaterializzano.
Ma non serve a nulla la spinta che arriva incessante dagli spalti dove sono assiepati i tifosi pisani. La partita finirà 3 a 2 per l’Arezzo con la squadra aretina che va a prendersi i meritati applausi e a ringraziare i propri sostenitori, festeggiando sotto il settore ospiti.
Nonostante le cinque reti la partita non è stata proprio entusiasmante complice il campo pesante e la pioggia caduta incessante.
A scaldare la fredda serata ci hanno pensato gli ultras presenti sugli spalti. Brave entrambe le fazioni che sicuramente, con condizioni metereologiche migliori avrebbero offerto più spettacolo, ma comunque non gli si può rimproverare nulla.
Testo di Fabrizio Giannico.
Foto di Valerio Poli.