Parli di Cagliari, parli degli Sconvolts. Parli degli Sconvolts e parli di un gruppo fortemente sui generis, poco incline ai compromessi, poco pubblicizzato, in genere molto rispettato. Nonostante una posizione geografica poco felice, i cagliaritani si sono fatti conoscere sul continente per qualche episodio ben sopra le righe. Il dualismo SconvoltsFuriosi non ha fatto altro che catalizzare ulteriormente l’attenzione su una realtà che si discosta dai canoni del gruppo medio italiano. Che ci sia stima o meno, che vengano apprezzati oppure no, l’arrivo dei cagliaritani crea sempre quell’attesa particolare ancora di più in una piazza come Pisa, dove i rapporti tra le due tifoserie non sono certi idilliaci come dimostrano certi episodi successi anche nel recente passato. Niente di che, ma resta quell’attrito che fa fatica a rimarginarsi ed infatti non passa certo inosservato l’arrivo in questo pomeriggio degli Sconvolts Cagliari che colgono un po’ di sorpresa anche le forze dell’ordine e quel servizio che era stato pensato per l’occasione. Le due tifoserie vengono comunque tenute a distanza ma per qualche minuto le zone vicino allo stadio sono animate ben più del solito.

Se i numeri non sono certo il fiore all’occhiello della tifoseria sarda, e non potrebbe essere certo diversamente per tutte le ragioni logistiche e ideologiche di cui sopra, in questo pomeriggio il settore ospite è comunque animato da qualcosa in più delle seicento persone, numero davvero ottimo anche se ovviamente la spaccatura tra ultras e semplice sportivi è alquanto netta ed inequivocabile. Del resto il sostegno canoro offerto dagli Sconvolts difficilmente è inclusivo, un tifo asciutto, con tanti battimani e cori a ripetere che difficilmente possono essere ripresi dal tifoso medio. Qualche volenteroso si accoda al gruppo ed in effetti esteticamente non sono male. Nel settore si forma un bel quadrato che viene mantenuto per tutta la durata dell’incontro ed anche a livello vocale i presenti ci danno dentro alla grande, facendosi sentire in più di un’occasione. Qualche coro offensivo rivolto alla gradinata trova la giusta risposta ed anche la Curva Nord risponde per le rime, alimentando una rivalità già di per sé accesa.

A Pisa ancora una volta viene appeso il cartello “Sold out” ai botteghini, l’Arena Garibaldi è il solito catino di persone e tifo, la Curva Nord nello specifico è il motore di una macchina che ormai è oliata e viaggia su ritmi decisamente alti. Curva Nord che poggia sempre su un bel bacino di persone, i soliti bandieroni dei gruppi accompagnano i cori, anche se per una volta tanto le torce non vengono accese con quel ritmo quasi ossessivo di altre occasioni.

L’incontro in campo termina con un nulla di fatto che non annoia per niente. Le due squadre hanno offerto un bello spettacolo nonostante la via del gol non sia stata trovata ed il bel gioco e le tante occasioni create dalle due squadre, hanno sicuramente stimolato un pubblico che si è fatto sentire, anche nel settore ospite dove la carretta è stata tirata fino al fatidico novantesimo minuto. Il tempo dei saluti di rito tra le due tifoserie e poi il rompete le righe con le forze dell’ordine che per il deflusso non possono sbagliare nuovamente e si adoperano da subito per non farsi cogliere impreparate.

Valerio Poli