Sfida d’alta classifica all’Arena Garibaldi dove arriva quell’Entella che fino all’ultimo, ed anche oltre, ha sperato con giusta ragione di essere ammessa al campionato di serie B. Così non è andata ma in questa stagione ha iniziato col piede giusto e la promozione sembra alla portata della squadra che, in questa serata, è seguita da un nutrito numero di persone, anche se poi poche di queste si possono fregiare dell’appellativo di ultras. Sicuramente i presenti ci mettono impegno, chi dirige le operazioni si sbatte in tutte le maniere: i risultati non sono neanche malaccio ma sicuramente si nota la mancanza di un nutrito zoccolo duro.
Curva di casa che si presenta con pochissimi posti vuoti, le presenze ormai sono una costante della Curva Nord ma si potrebbe allargare il discorso a tutto lo stadio visto che anche in gradinata c’è fermento. A Pisa si è creato veramente un bel clima, il pubblico rema praticamente compatto dalla solita parte ed i risultati non possono che essere positivi.
Ad inizio partita la Curva Nord espone un lungo striscione contornato da qualche torcia. Buono l’effetto ottico e voce che si alza subito in maniera netta con una partecipazione quasi totale. I bandieroni iniziano a sventolare ed i cori prendono vigore.
Il buon clima all’interno della tifoseria genera reciproca collaborazione tra i settori dello stadio e proprio per questo motivo curva e gradinata alzano all’unisono due striscioni di diversa fattura ma dal significato molto simile. L’attacco a Lega e FIGC è frontale e se le parole impresse sugli striscioni non fanno rumore, i cori che si alzano rimarcano una spaccatura tra la tifoseria pisana e le istituzioni calcistiche che parte da lontano.
Del resto il calcio è uno sport malato, questo perché, è stato dimostrato, a fronte di pene ridottissime c’è la concreta possibilità di far di tutto: dal riciclaggio di soldi di dubbia provenienza all’alterazione di bilanci, dalle plusvalenze fittizie e doping amministrativo fino alla vera e propria tratta di migranti irregolari e per di più minorenni.
Non mi meraviglia pensare a campionati falsati, soprattutto i tornei minori, eppure ogni fine settimana si punta il dito sulla classe arbitrale che, al netto di errori evidenti ed a volte inqualificabili, è pur sempre l’ultima ruota di quel carro che viene tirato con forza in direzione opposta a quella che si auspicherebbero tifosi ed ultras. Guarda caso proprio le categorie che ciclicamente vengono messe al bando e talvolta materialmente aggredite.
A tal proposito un altro striscione viene esposto sempre in Curva Nord: “Empoli 17-09-16… Firenze 27-02-19. Stessa regia di un film già visto”. Per chi non ricordasse, con Empoli i pisani vogliono ricordare l’ignobile gestione dell’ordine pubblico in Pisa – Brescia giocata proprio al Carlo Castellani e che costò alla tifoseria nerazzurra una lunga serie di diffide e di guai giudiziari.
Striscione abbastanza pesante quello esposto, eppure l’aspetto più significativo sono gli applausi convinti che arrivano dalla gradinata e da buona parte dello stadio che evidentemente appoggia e supporta l’iniziativa ed il pensiero degli ultras. Aspetto questo da rimarcare in un contesto generale che vede la frammentazione di idee, opinioni ed iniziative all’interno dello stesso stadio ed all’interno della medesima tifoseria. Ormai la moda si spaccare il capello in quattro ha preso piede in un gran numero di tifoserie, anche in quelle medio – piccole che dovrebbero seguire la strada opposta, quella di aggregare, unire e compattare al netto delle inevitabili divergenze che possono nascere.
Unione che non manca a ben vedere in Curva Nord dove il tifo ha dei bei picchi d’intensità e dove a tratti è veramente tutta la curva che tenta di trascinare la squadra alla vittoria. Il tifo è incessante, la macchina organizzativa è oliata alla perfezione e fino al novantesimo minuto la curva è un bel vedere ed un bel sentire. Il risultato non si sblocca da quello di partenza ma malgrado questo, anche sul terreno di gioco, le emozioni non sono mancate.
Valerio Poli