Altro derby toscano, uno di quei tantissimi derby che vengono proposti in serie C nel girone A ma a differenza di altre partite, magari poco sentite, questa di oggi è sicuramente da bollino rosso per l’antica rivalità tra le due tifoserie che negli ultimi anni, se possibile, ha subito pure un incremento.

Non sto qui a rinvangare il passato, gli striscioni offensivi che i due schieramenti si sono scambiati, i cori pesanti che son volati da una parte all’altra, i rapidi e cruenti faccia a faccia dove si sono contati danni a persone e cose, tutto questo per dire che è uno dei derby più sentiti di tutta la regione. Questo lo sanno bene anche le due questure ed infatti a Pisa viene predisposto un ingente servizio d’ordine appena i tifosi lucchesi mettono piede alla stazione di Pisa San Rossore. Ad attendere gli ultras rossoneri sono schierati un gran numero di uomini coadiuvati dai soliti mezzi, camionette su tutte ma anche qualche mezzo dell’esercito che fa la sua sporca figura. Ovvio che il traffico viene paralizzato, ai tifosi lucchesi non viene permesso il corteo a piedi ma vengono “ingabbiati” in quattro bus urbani che li scaricano direttamente davanti al settore ospite. Numeri importanti da parte delle forze dell’ordine per questa partita ma almeno in questa fase tutto sembra filare liscio.

Giornata fredda, con qualche fiocco di neve che ogni tanto cala sul terreno di gioco, ma nonostante ciò l’Arena Garibaldi offre un colpo d’occhio niente male con la Curva Nord esaurita e con la gradinata che presenta pochissimi posti vuoti. Visto il clima non proprio estivo, anche la tribuna, a differenza di altre occasioni, è ben piena come del resto il settore destinato agli ospiti che ha una capienza ridotta.

Nel momento dell’ingresso in campo delle squadre, gli ultras rossoneri organizzano una bella sciarpata contornata da qualche bandiera e dai due bandieroni che si faranno notare per larghi tratti dell’incontro.

La curva di casa aspetta qualche minuto a calare la propria coreografia ed una volta che le squadre si dispongono sul manto erboso, parte lo spettacolo targato Curva Nord: a centro settore viene alzato un telone con la croce armena contornato da tantissime bandierine rosse, mentre in basso viene aperto un lungo striscione con su scritto “Ultras Pisa Curva Nord Maurizio Alberti”. Già lo spettacolo di per sé sarebbe stato più che buono ma la coreografia non finisce qui, perché al primo telone ne viene sostituito un secondo e contemporaneamente le bandierine rosse vengono accantonate per far salire quelle nero-azzurre. Spettacolo che si prende i meritati applausi da parte di tutto lo stadio, settore ospite escluso ovviamente, e livello di difficoltà decisamente alto ma riuscita perfetta.

Curva Nord che parte con il piede pigiato sull’acceleratore, la coreografia ha coinvolto l’intero settore e la gente ora ha voglia di farsi sentire, cosicché i cori si alzano forti e decisi coinvolgendo un gran bel numero di persone. Tanti anche i bandieroni presenti, praticamente tutti i gruppi e microgruppi ne hanno uno, a livello visivo offrono un bel tocco di colore che si va ad aggiungere a quello delle bandierine della coreografia. Già in questo primo tempo, il pubblico di casa non si fa mancare i tradizionali messaggi scritti a bomboletta, in questa occasione curva e gradinata alzano contemporaneamente un pensiero per l’attuale situazione dello stadio: in curva compare “Dopo tante belle parole… vi dovete svegliare”, in gradinata “Ma quanto dobbiamo aspettare per il consiglio comunale?”.

Nel settore ospite, intanto, i lucchesi non fanno certo la figura degli ospiti zitti e muti e si danno un gran daffare con numerosi battimani e cori che ogni tanto si sentono anche da sotto la Curva Nord. Da dire che la maggior parte dei presenti son ragazzi perciò, anche visivamente, si nota che i cori sono parecchio seguiti. A livello di colore, bandieroni e bandiere sono spesso e volentieri alti, il gruppo resta compatto e si vede chiaramente un impegno costante nel sostenere la squadra.

Nell’intervallo dei due tempi, il pubblico di casa non resta con le mani in mano ed è fautore di altri striscioni. I primi ad alzarsi sono due, in contemporanea anche questa volta, così mentre la curva espone “Vicini alle 55000 maestre precarie”, la gradinata rincara la dose esponendo “Le maestre sono abilitate sul campo”. Poco prima dell’inizio della ripresa, infine, ancora la curva prende posizione contro le morti sul lavoro visto che in settimana un operaio è precipitato da un ponteggio di un’azienda alle porte della città: “14/2 basta morti sul lavoro. Vicini alla fam. Colombini”.

Riprendono le ostilità sul terreno di gioco ed anche sugli spalti si serrano i ranghi: i lucchesi tornano a mostrarsi come un nucleo compatto, i pisani possono mettere sul tavolo da gioco i numeri a loro disposizione.

Venerdì 23 a Pisa ha tenuto un comizio il leghista Matteo Salvini, ovviamente è stata indetta una contro-manifestazione terminata in maniera cruenta, qualche manganellata di troppo ed i soliti fermi effettuati senza quel tatto che si nota quando magari ad esser tratti in arresto sono mafiosi. A tal proposito anche la curva prende posizione ed in zona Rangers viene aperto uno striscione sulla questione: “Manganelli e polizia. Questa è la vostra democrazia”.

La Lucchese sul terreno di gioco passa in vantaggio, esplosione di gioia nel settore con qualche singolo che battibecca con i pisani vicini di settore, poi i rossoneri tornano compatti a sostenere la squadra. Questo è un buon momento a livello di tifo, i padroni di casa non ammainano le loro bandiere, gli ospiti spingono sull’acceleratore. Un derby è anche l’occasione per rinvangare il recente passato e come da tradizione in Cura Nord viene esposto lo striscione “Lucchese infame” al quale segue il coro “Oh lucchese infame di merda”. Da parte rossonera la risposta è ironica, infatti viene ripetuto parola per parola il coro, anche se subito dopo, quasi obbligatoriamente, ne viene eseguito uno offensivo verso i rivali. Ovvio che le due fazioni non se le mandino certo a dire, la rivalità è palpabile, lo si capisce anche notando il pubblico di gradinata o tribuna che non si fa mancare gesti non propriamente da oratorio, però si sa, in certe occasioni l’adrenalina gioca dei brutti scherzi ed il bon ton viene riposto nel cassetto allorquando si prende la sciarpa.

L’incontro termina con la vittoria un po’ a sorpresa della Lucchese, gli ultras rossoneri festeggiano alla grande questi tre punti sbeffeggiando a più riprese i rivali. La Lucchese si porta sotto il settore, classico lancio di magliette e pantaloncini con i tifosi assiepati sui vetri divisori. Le squadre rientrano verso gli spogliatoi, mentre la Curva Ovest formato trasferta lancia gli ultimi classici sfottò con il freddo pungente che comincia ad entrare nelle ossa.

Valerio Poli