Arrivo con 5 minuti di ritardo allo stadio di San Martino Valle Caudina, sede delle partite casalinghe del Montesarchio a causa dell’indisponibilità dell’impianto della cittadina in provincia di Benevento. La causa del ritardo è il mio navigatore che mi ha portato ad attraversare paesi e borghi in provincia di Avellino attraverso strade tortuosissime e lente, ma alquanto affascinanti.

A causa di questo ritardo sono costretto ad assistere al primo tempo della partita sugli spalti, dai quali posso sì ammirare le due tifoserie, ma non posso scattare, quindi mi arrangio con qualche scatto dal cellulare in attesa del secondo tempo, quando riesco ad accedere al campo e ammirare i due gruppi da una prospettiva migliore.

È sempre un piacere vedere due tifoserie, specie in categorie minori: in questo caso i montesarchiesi si presentano in ottimo numero dietro lo striscione “Ultras Caudium” ed una bandiera colombiana, mentre i sanseverinesi si raccolgono dietro 2-3 pezze.

Gli stili delle due tifoserie sono molto diversi: i padroni di casa colorati, con molte bandiere e si fanno notare con torce fumogeni, l’esposizione di due striscioni (quello del primo tempo me lo sono perso in quanto ero sugli spalti…), con molti giovanissimi tifosi al seguito. Gli ospiti, presenti in circa 25 unità,
hanno un approccio molto più duro al tifo, quasi arrabbiato, con cori secchi e a ripetere che rappresentano il loro pezzo forte. Molto meno colorati dei dirimpettai, ma vestiti tutti di nero, offrono comunque il piacevole effetto cromatico di una sola macchia compatta. Anch’essi si rendono protagonisti dell’accensione di materiale pirotecnico, che è sempre un piacere da vedere.

Per la cronaca, la partita termina per 3 a 1 a favore dei padroni di casa. Da segnalare qualche screzio tra le due tifoserie a fine partita, ma nulla di rilevante.

Emilio Celotto