La partita di stasera è un importantissimo scontro salvezza: al PalaCarrara si affrontano infatti Pistoia, penultima assieme ad altre squadre al termine del girone di andata. nonostante aspettative ben più rosee a inizio anno, e Capo d’Orlando, squadra che viene da una sonora sconfitta in Champions League (59-106 interno contro Tenerife) e che anche in campionato non vince da quattro giornate.

Il match, per volere di Mamma Rai, è posticipato alle 20.45. Ennesimo posticipo che mi pone davanti a una riflessione: se nel calcio, i vari Sky e Mediaset, offrono cifre importanti per i diritti televisivi che riescono a colmare (almeno economicamente) le basse presenze negli stadi italiani, non si può dire che ugualmente accada nel mondo cestistico, in cui squadre “minori” o “provinciali” in cambio di qualche spicciolo da parte di Eurosport o Rai (la Baraonda aveva realizzato anche uno striscione al riguardo, non fatto entrare dalle forze dell’ordine), subiscono cambiamenti di orario all’ultimo minuto, penalizzando contemporaneamente tifosi e società.

È curioso come la Legabasket imponga palazzetti con capienza minima da 5.000 posti, per poi far giocare partita come queste (chissà in quanti saranno stati attaccati al televisore, fuori da Pistoia e Capo d’Orlando per godersi una sfida così affascinante…) a orari sempre più inconsueti e scomodi per il pubblico.

Dopo questa disamina, torniamo a parlare della sfida. Confermando il trend della stagione, il palazzetto presenta vistosi buchi, specialmente in tribuna, con una presenza totale di circa 3.500 spettatori. Completamente vuoto è invece il settore ospiti: mi è capitato di incrociare soltanto una signora con due bambini molto piccoli, con tanto di sciarpe celesti, accomodati nella già citata tribuna.

La Baraonda Biancorossa è comunque a conoscenza della posta in palio ed esordisce con una buona sciarpata sul ritmo del “Che sarà sarà”, anche se lontana parente di quella che aveva caratterizzato il pubblico pistoiese nel recente passato. La curva poi sottolinea con un coro secco l’unica cosa importante di stasera, ovvero vincere. Poco dopo intona “Siamo l’armata biancorossa..”, cercando di scuotere tutto il pubblico.

La prima parte della partita è caratterizzata da battimani a cui partecipa l’intero palazzetto e da numerosi cori di incitamento, tra cui il classico coro a ripetere “Tutta Pistoia, deve cantare..” e “Con le mani/voce/saltellando insieme a noi”.

Nonostante la situazione di classifica, l’inizio di partita a favore degli orlandini e l’assenza di tifo ospite, che è pur sempre uno stimolo ulteriore per una tifoseria, la curva pistoiese offre a mio avviso una buona prestazione, a differenza del resto dei settori maggiormente attenti al risultato e più rigidi nel tifare. Curva che si colora abbastanza di frequente con bandiere di varie dimensioni.

Sebbene, come già detto, parta meglio Capo d’Orlando, la squadra toscana si riprende in fretta e chiude l’intervallo in vantaggio, 46 a 34. Il terzo quarto si apre con una lieve flessione del tifo, che è comunque aiutato dall’andamento che ha preso la partita. In campo si assiste infatti a un dominio biancorosso, che permette alla Baraonda di alternare vari cori, seguiti con entusiasmo crescente da curva e palazzetto. Vengono intonati “Siam sempre qui, insieme a te..”, “E già non vedo l’ora di ritornare..” con la tifoseria che, sul finale del coro, si abbassa a sedere per poi ripartire a cantare con sempre più foga. Riservati al solo tifo caldo invece il “sai perché, sono qua..” e “e la mia vita è, sempre accanto a te”.

Nell’ultimo quarto il risultato è ampiamente a favore dei toscani, e la curva pensa soprattutto a divertirsi: è prolungato e ben mantenuto “il nostro amore folle senza fine”, con tanto di spintoni (e conseguenti cadute sui gradoni) tra i baraondini. Nel finale di gara invece viene riproposta una sciarpata sulle note di Gianna Nannini, mentre il “dale” conclude la scaletta odierna dei cori, accompagnando la partita fino al fischio finale.

Il match termina 91 a 69, risultato che desta preoccupazione nel team siciliano e che invece dà una boccata di ossigeno alla squadra di casa che, sul motivo di Pippi Calzelunghe, può tornare ad esultare insieme alla curva. Il prossimo turno vedrà tornare Capo d’Orlando in Sicilia accanto ai Wrong Side, contro la Virtus Bologna, mentre Pistoia sarà di scena in un altro delicato scontro salvezza in trasferta a Brindisi.

Tifo Toscano