Iniziano i play off di basket di serie B e se l’importante è partire col piede giusto, la tifoseria di casa compie il primo passo andando a polverizzare i biglietti a propria disposizione. Vista la stagione della squadra e quella della tifoseria, diciamo che il tutto esaurito era ampiamente previsto e probabilmente, ci fosse stata un’altra dotazione di biglietti, anche abbondante, sarebbe terminata pure quella vista la passione palpabile nella città dei Quattro Mori.

Play off vuol dire anche vedere all’opera squadre mai incontrate nella regular season e di conseguenza anche tifoserie con le quali non c’è mai stato un serio incrocio, Imola rientra tra queste ed i ben informati parlano di una realtà piuttosto vivace e consolidata.

Fuori del palazzetto già un’ora prima dell’inizio dell’incontro c’è una discreta presenza di pubblico di tutte le fasce di età, c’è chi si appresta ad entrare e chi si attarda in capannelli di persone che discutono sull’andamento della stagione. C’è però un argomento a fare da collante a tutti i discorsi, il ritorno a Livorno di Raf Addison, il pittore, forse il giocatore più forte che abbia vestito la casacca Pielle ma sicuramente uno dei più in vista e benvoluto dai tifosi. Ed infatti basta il suo ingresso sul parquet per far scattare in piedi tutti i presenti, da chi ha ormai i capelli bianchi ed ha vissuto in prima persone le gesta di Addison e chi non ha nemmeno il diritto di voto ma ha sicuramente sentito parlare di questo americano innamorato di una città che lo ha adottato. Abbracci, autografi, selfie, amore dato e ricevuto, stima rimasta intatta ed album dei ricordi che viene riaperto dopo anni nei quali era rimasto sotto cumoli di polvere.

Intanto si avvicina il momento dell’inizio delle ostilità ed ecco arrivare il contingente ospite, numeroso, colorato e molto su di giri, gli imolesi fanno il loro ingresso nel palazzetto in maniera compatta andando ad occupare il settore destinato agli ospiti. Il primo colpo d’occhio conferma la bontà del sodalizio, i numeri sono molto interessanti ed i presenti sono divisi tra gli ultras, che si sistemano sulla balaustra ed i tifosi più pacati che sono al loro fianco. Striscioni, megafono, tamburo, bandiere, poco da invidiare alle più note tifoserie calcistiche ed anche per quanto riguarda l’organizzazione e la costanza nel tifo veramente poco da eccepire, in questa serata gli imolesi sostengono la squadra in maniera esemplare ed in diverse circostanze riescono a chiamare a raccolta anche quei tifosi che inizialmente preferiscono godersi lo spettacolo. Nella prima fase della partita il risultato gira a loro favore getta benzina sul fuoco, incidendo positivamente sulla loro prova.

Tifoseria di casa che accoglie le squadre con il classico copricurva che è sempre un bel vedere e vista la posta in palio diciamo che ci sta tutto. La partenza però è col freno tirato, nonostante i buoni numeri il tifo non decolla come dovrebbe, tra i tifosi c’è una certa attenzione al risultato e alla partita, perciò alcuni cori vengono lanciati e ripresi ma dopo pochi secondi cadono nell’oblio. Qualche scaramuccia verbale dettata magari dal nervosismo si registra nell’intervallo lungo, c’è chi non le manda a dire agli ospiti, c’è chi invece fa da paciere e cerca di gettare acqua sul fuoco, alla ripresa della partita sembra che tutto si sia risolto ma è un fuoco di paglia perché basta un episodio per far definitivamente cadere quella cortina di reciproca indifferenza: i padroni di casa lanciano i primi cori offensivi e verso il termine della gara, sono gli ospiti a rispondere per le rime. Clima piuttosto teso, gli steward fanno la loro parte del lavoro cercando di riportare la calma, poi sono le forze dell’ordine a scoraggiare i più bellicosi.

L’incontro finisce con i padroni di casa che riescono ad acciuffare i rivali e a vincere nell’ultimo emozionante quarto, la Curva Sud torna a livelli discreti dopo un inizio molto balbettante ma gli ospiti si confermano in questa serata realtà molto interessante, sostenendo la squadra fino all’ultimo secondo. Per il sottoscritto sono andati molto al di là delle migliori aspettative.

Pielle Livorno – Andrea Costa Imola (gara 2)

Gara due dei play off si gioca di martedì sera e se per i padroni di casa poco cambia, ovviamente c’è da attendersi una tifoseria ospite a ranghi ridotti. Come all’esordio i dintorni del palazzetto sono un brulicare di compagnie ma come da copione, ben prima dell’inizio delle ostilità, la Curva Sud si presenta piena in ogni ordine di posto, c’è da presenziare ad un prepartita stuzzicante con qualche vecchia gloria che torna a Livorno ingolosita da una squadra che gioca e diverte. E Livorno risponde alla grande, l’ampliamento dei posti a tremila unità sembra non bastare ed alla fine si possono contare diverse centinaia di persone in più, segno di un attaccamento ed un’attesa per l’evento che attira il tifoso più accanito e lo sportivo più pacato.

Nel bel mezzo di cori ed applausi fanno il loro ingresso nel parcheggio i tifosi ospiti a bordo di un bus ma qualcosa gira storto perché ritardano e non poco l’ingresso sui gradoni. La partita inizia e degli imolesi non c’è traccia, evidentemente fuori l’impianto qualcosa non è filato liscio, le prime notizie parlano di scaramucce con la polizia, alcuni elementi della tifoseria di casa cercano di mediare con la sicurezza per agevolare l’ingresso dei rivali ed in contemporanea vengono tolti gli striscioni e vengono lanciati i classici cori a favore degli ultras. Termina il primo quarto della partita e finalmente fanno il loro ingresso nel settore ospite gli imolesi tra gli applausi della Curva Sud, bello il gesto e apprezzabili i cori che nuovamente vengono lanciati.

Finalmente entrambe le tifoserie sono a ranghi compatti, la Curva Sud in questa serata sfoggia il vestito delle grandi occasioni, a differenza di gara uno il sostegno vocale si alza molto più incisivo e soprattutto risulta estremamente continuo con il risultato che il palazzetto risulta una bolgia. Come da consuetudine, la curva è il motore del tifo ma visto l’entusiasmo dilagante, anche gli altri settori non si fanno pregare per offrire il proprio apporto, l’indice ce lo offre la sciarpata effettuata verso fine gara che coinvolge praticamente tutti i presenti. Ambiente caldo e caloroso, qualche offesa se la prendono i direttori di gara ma in questa serata le due tifoserie pensano ognuna alla propria squadra.

Ospiti che fanno fatica a farsi sentire nella bolgia del palazzetto ma comunque, dopo l’ottima prova di gara uno, si confermano un gruppo compatto e colorato, il sostegno alla squadra non viene mai meno e con i numeri a loro disposizione in questa serata, sarebbe stata dura fare di più.

Sul parquet è la Pielle ad uscire vincitrice per la seconda volta di fila, festa grande a fine partita per la tifoseria di casa ma anche gli ospiti non mancano di ringraziare una squadra che in effetti non ha mai mollato, mettendo in difficoltà l’avversario. Ora lo sguardo è a gara tre, saranno i livornesi a fare visita ad Imola, un eventuale vittoria della Pielle metterebbe la parola fine alla sfida tra le due tifoserie, in caso contrario i giochi continuerebbero.

Valerio Poli