Match di cartello inedito quello del “Bellucci” di Pompei dove arriva il Nola, squadra dal glorioso passato con sortite anche in serie C negli anni ’90. Entrambe le compagini lottano per il primato nel girone A dell’Eccellenza Campana, il Pompei per una storica promozione in serie D che non ha mai ottenuto, mentre il Nola alla ricerca di un pronto ritorno nella quarta serie da cui è appena retrocesso.

Per storia e blasone la promozione andrebbe al Nola di diritto, così come anche dal punto di vista ultras c’è una certa differenza fra le due piazze per anni di militanza, ma visto che il campo spesso non fa alcuna distinzione poetica, almeno sugli spalti sarebbe più giusto trattare separatamente e contestualizzare il tifo delle due realtà.

Per quanto riguarda i padroni di casa, si può notare la sopraggiunta assenza della pezza “Diffidati”(e con essa anche i suoi ultras), le cui motivazioni non sono state rese note dal gruppo, anche se è noto che lo stesso sta vivendo un momento molto particolare. A sostenere la squadra c’è comunque un gruppo di ragazzi dietro la pezza “Cani sciolti”, un bandierone “Identità pompeiana” che non fanno mancare il loro sostegno ai colori, alla squadra e anche ai diffidati. Sicuramente l’assenza dei ragazzi del “Primo Daspo” si fa sentire ma un plauso va comunque fatto ai ragazzi presenti, danno l’anima per sostenere tutte le cause che hanno a cuore, accendendo anche fumogeni rossoblù che hanno dato una nota di colore agli spalti molto positiva.

Volgendo lo sguardo ai tifosi ospiti, ero consapevole già dalla vigilia della loro scelta attuale di non riconoscersi dietro gruppi portanti, confermata dal fatto che anche in quest’occasione si sono presentati senza pezze identificative, eppure con un portamento ultras indiscutibile. In circa una 50ina hanno sostenuto a gran voce squadra e diffidati con tanto di accensione di materiale pirotecnico. Unico materiale da loro esposto qualche bandierina, una piccola pezza con scritto “Nola” e una piccola
pezza con una frase a suo modo emblematica della loro linea di pensiero e delle loro regole di ingaggio attuali: Mai apparire, fare fatti e sparire.

Per la cronaca la partita in campo è vinta dal Pompei per 1 a 0.

Emilio Celotto