Incontro di alta classifica che richiama una bella cornice di pubblico. Pontedera sembra tornata, almeno per una sera, agli antichi fasti così sportivi, tifosi ed ultras tornano a gremire l’Ettore Mannucci. Il recente scioglimento degli Ultras Granata ha creato un vuoto all’interno della tifoseri: ad identificare il settore più caldo del tifo è rimasta la “Vecchia guardia” ma a ben vedere l’ala giovane e creativa non ha girato le spalle alla squadra e presenzia comunque nell’abituale settore.

Sarà che i risultati della squadra fino a questo momento aiutano e non poco ma al netto delle difficoltà che gli ultras hanno incontrato e che hanno spiegato nel loro comunicato, qualcosa bolle in pentola e dalle ceneri sembra che qualcosa si possa creare per dare continuità ad una tifoseria che, tra alti e bassi, è comunque in sella da diverse decine di anni. Non dimentichiamo che Pontedera resta un paesone di trentamila persone con l’aggravante di avere ad un tiro di schioppo due realtà importanti e storiche come Empoli e Pisa, con quest’ultima che inevitabilmente toglie un po’ di linfa vitale.

Serata che parte con uno striscione esposto pochi minuti prima della partita in onore del capitano Andrea Caponi, che festeggia le duecento presenze in maglia granata. Un rapporto giocatore – tifoseria molto sentito, infatti non mancano i cori personalizzati e i continui attestati di stima da parte sia degli ultras ma anche degli sportivi pontederesi.

I granata organizzano anche una discreta coreografia nel momento dell’ingresso in campo delle squadre, le bandierine bianco – granata vanno a fare da contorno ad un bandierone centrale, il tutto esaltato da una bella torciata come raramente si vede. Niente male per una tifoseria che teoricamente dovrebbe vivere un momento di appannamento.

Sull’altro fronte i monzesi me li sarei aspettati più numerosi: considerando posizione in classifica, ambizioni della società ed importanza della partita qualcosa in più era lecito attendersi per di più se, come in questo caso, si parla di una tifoseria che ha una buona tradizione ed in questa stagione tra le mura amiche ha portato pure buoni numeri.

Se sull’aspetto numerico non mi convincono, per quanto riguarda incitamento alla squadra e colore era dura chiedere di più visto che cominciano a tifare dal primo minuto e non smettono un secondo di farsi sentire. A livello di colore non deludono, diverse bandiere vengono tenute alte ininterrottamente ed una sciarpata è la classica ciliegina sulla torta.

Lo zoccolo duro segue la partita a torso nudo, non che la temperatura sia così rigida però siamo pur sempre a dicembre in orario serale, ma quando il gruppo principale della tifoseria si chiama “Sempre al bar” capisci che feeling con tutte le bevande che si basano sull’alcool deve essere piuttosto stretto e probabilmente il viaggio verso la Toscana è stato allietato alla meglio.

Sul terreno di gioco la partita è frizzante, le due squadre offrono un discreto spettacolo ed il pareggio finale probabilmente accontenta entrambe le formazioni. Il Monza prosegue la sua cavalcata verso la serie cadetta, è ancora presto per tirare le somme ma indubbiamente la squadra è costruita per vincere il campionato.

Valerio Poli