Tessera del Tifoso, ci sono ultras e ultras… Debutto casalingo, questa sera, in anticipo, per il Cesena contro il Milan, con la posizione assunta dal principale gruppo ultras della Curva Mare dello stadio ‘Dino Manuzzi’, le Weisschwarz Brigaden, il quale si distingue dal resto della tifoseria cesenate, che, in massa, ha aderito al programma ministeriale. E’ un appello alla distinzione categorica. All’interno dello stesso settore, dove le Wsb si sistemeranno nella parte inferiore (a Cesena, come a Genova, Roma e Bologna ai No TdT vecchi abbonati é riservato il diritto di prelazione, a prezzo pieno, dei biglietti). In qualsiasi atteggiamento, con l’invito a non indossare loro materiale e a non sventolare bandierine con il loro marchio, d’ora in avanti non più venduto al pubblico, o a restituirlo a fronte del rimborso della spesa. Questo il comunicato delle Weisschwarz Brigaden.

Domani sera si ricomincia a quasi 20 anni di distanza dall’ultima partita giocata in serie A tra le mura del Manuzzi. Doveva essere un sabato di festa, un sabato di orgoglio romagnolo contro l’arroganza ed il potere del mondo del calcio. Purtroppo però il leit-motiv sarà un altro. La Tessera del Tifoso e la “divisione” che si è venuta a creare tra “tesserati” e non “tesserati”. Dopo quasi 2 anni di tentativi e di rinvii è infatti partito l’esperimento di macelleria sociale chiamato”Tessera del tifoso”. Tutte le componenti Ultras di Cesena più alcuni Club hanno subito manifestato la loro contrarietà a questo progetto illiberale ed assurdo, esternando la propria avversione con striscioni, articoli, manifesti e col convegno del 28 giugno. Purtroppo però la stragrande maggioranza dei tifosi non ha capito o non ha voluto capire e condividere la nostra posizione ed il nostro messaggio. In pochi giorni la tifoseria bianconera ha risposto al progetto Tessera come in nessuna città d’Italia, ad oggi circa 14.000 sono le Card richieste contro le circa 3.000 di Lecce Brescia e Cagliari o le 11.000 di Napoli! I tifosi Romagnoli, a digiuno del grande calcio da quasi 20 anni, non hanno voluto ascoltare i ragazzi di Curva ed il loro invito a non svendere la nostra libertà e i diritti civili faticosamente conquistati in migliaia di anni di lotte. Ora la Curva, gli Ultras, le WSB si sentono tradite, deluse, ferite, chiuse all’angolo…

Quasi 15.000 tessere contro 700 prelazioni e qualche altro centinaio di cani sciolti, 15.000 contro 1.000, questi sono i numeri in campo. A Roma in trasferta c’è stato un primo assaggio di quella che potrebbe essere una guerra civile che procurerebbe solo sconfitti e nessun vincitore… Sia tra i tesserati che tra i non tesserati ci sono sia posizioni più estremiste sia pareri più “morbidi”. Ma la tensione è tanta. Noi WSB, pur provando come abbiamo scritto sopra, sentimenti di profonda delusione, e pur sentendoci ingannati e traditi, risponderemo alle migliaia di tifosi che ci hanno abbandonato con l’indifferenza che il loro tradimento merita. Non canteremo contro di loro perché la guerra come tra i capponi di Renzo preferiamo lasciarla ad altri, non siamo così masochisti…Qualcosa però si è rotto e difficilmente si tornerà come prima, ora le carte sono state scoperte, ognuno potrà fare il proprio gioco in trasparenza. Come negli anni 70 quando sono nate le gloriose Brigate Bianconere, torniamo ad essere un Gruppo Compatto, magari più piccolo ma unito e fiero di se stesso e delle proprie azioni. La prelazione per il posto in casa, ,l’odissea delle trasferte, il rischio molto più alto di incidenti, la necessità di serrare i ranghi sono fatti che ci stanno unendo e fortificando ogni giorno di più.

Sabato prossimo ci posizioneremo nella parte inferiore della Curva Mare, abbiamo lasciato i posti superiori ai tesserati. Non ce la sentivamo di far cantare, come se nulla fosse, migliaia di ragazzi e di tifosi che ci hanno voltato le spalle nel momento di combattere insieme la battaglia più importante. Nei bar e nei siti web cittadini la considerazione più ripetuta è “tessera o non tessera siamo tutti tifosi del Cesena e dobbiamo tifare insieme” Oppure: “la scelta di tesserarsi o meno è una scelta privata che non deve influire nei rapporti in Curva e nel tifo alla squadra..” Ma stiamo scherzando??Questi discorsi non li possiamo accettare, chi si è tesserato ha aderito al piano di annientamento per i tifosi organizzati di Maroni e (magari senza rendersene conto..) un mandato in bianco al ridimensionamento dei diritti civili di tutti i cittadini della Repubblica Italiana. Pertanto non può pretendere che tutto rimanga come prima. Chiediamo quindi a tutti coloro che si riconoscono nelle azioni e nei pensieri delle WSB di seguire con noi la partita nella Curva Mare Inferiore e a chi invece ha preso una posizione a noi avversa di ignorarci, di non provocarci perché la tensione è tanta e basterebbe poco per dar vita ad un incendio. Avete fatto la vostra scelta consapevoli, sapendo a cosa andavate incontro, ora non chiedeteci più nulla, ognuno andrà per la sua strada. Non ci saranno più le bandierine di Pisa e Ravenna, i Cappellini di Piacenza, le trasferte con gli sconti per tutti, il materiale venduto a chiunque lo volesse, le coreografie di 5.000 persone ecc. Noi da una parte, Voi dall’altra.

In questi giorni inoltre decine di tifosi, soprattutto ragazzi giovani e giovanissimi, ci hanno chiesto cosa possono fare per rimanere al nostro fianco pur avendo sottoscritto la tessera. Chi l’ha fatta la può tagliare e non utilizzarla. Chi vuole continuare a vivere lo stadio con noi deve assolutamente seguire il Cesena in trasferta con noi e quindi non nel settore ospiti e quando una partita sarà vietata ai non tesserati dovrà restare con noi fuori dal Manuzzi. Queste sono le condizioni minime obbligatorie per continuare a seguire la partita vicino alle WSB. Per finire invitiamo tutti coloro che non si riconoscono più nel nostro modo di vivere il calcio a non portare maglie felpe e sciarpe con il nostri simboli sopra, veder sventolare bandierine WSB nel settore dei tesserati a Roma è stato alquanto grottesco. Chi non vuole riporle in un cassetto potrà sempre andare in sede WSB dove gli verranno ricomprate.

WSB 1981