Per la quinta giornata del campionato di Serie C, il Viviani di Potenza ospita una delle tante blasonate società del sud Italia di questa categoria, ovvero la Casertana. In questo caso specifico però, seppur i migliori fasti siano un vecchio ricordo e molto più prossima in linea temporale sia invece l’ultimo fallimento, la Casertana è reduce da un ripescaggio che l’ha riportata in C dopo alcuni anni passati in Serie D. Lo stesso calcio malato che l’aveva rispedita nell’inferno dei dilettanti, ha saputo restituire ai suoi tifosi parte di quel maltolto. Che se in fondo analizziamo il problema è tutto là, per quanto sia sacrosanto un sistema afflittivo verso chi non rispetta le regole, alla fine gli unici davvero a pagare e a rimetterci sono sempre i tifosi.

L’ultimo incontro tra queste due società dagli stessi colori sociali risale all’ottobre del 2020 e terminò con uno scoppiettante 2 a 2. A distanza di quattro anni la musica è ben diversa considerando che la Casertana ha dovuto allestire la propria formazione in un mese ma, a dispetto delle ristrettezze logistiche, è comunque riuscita a far vedere un bel gioco per larghi tratti della gara passando in vantaggio e venendo raggiunta sull’1-1 rivelatosi poi risultato finale, solo al 78esimo.

Sugli spalti non c’è il pubblico della grandi occasioni ma la cornice è comunque discreta: sono 2.703 gli spettatori convenuti di cui 158 ospiti, sopraggiunti a partita in corso ma poi autori di un buon tifo, compatto e continuo.

Anche nella Ovest di casa, sulla falsariga del settore ospiti, c’è poco di rilevante da segnalare sotto il profilo del colore. Il tifo questa sera è molto asciutto stilisticamente, sventolano una manciata di bandieroni e di tanto in tanto fanno capolino qualche bandierina o bandiera a due aste. Non è però meno appassionato o continuo il tifo vocale, sostenuto anche da tanti battimani per scaldare l’atmosfera e riscaldarsi in questo primo freddo stagionale.

Pier Paolo Sacco