19-11-2017: Potenza – Gravina 3-3, Serie D Girone H

Dopo aver visto da vicino i potentini nelle trasferte di Torre del Greco prima ed Aversa dopo, decido che è giunto il momento di vederli in casa, da primi della classe, con uno score di 11 vittorie ed un pareggio nelle prime tredici giornate. Scelgo a tal scopo la partita contro il Gravina, settimo in classifica con un distacco di ben 15 punti in graduatoria.

Arrivo nella città lucana che è da poco passata la mezza e decido di prendermela comoda visto che la partita è alle 15: passando comunque un paio di ore prima in zona stadio, mi accorgo che a Potenza è nuovamente scoppiato l’entusiasmo di un tempo, come non succedeva da un po’. Gli ultras, ma anche tutti i tifosi in generale, si radunano nei bar dei dintorni o te li ritrovi a far la fila ai botteghini per acquistare i biglietti. Perfino l’antica scritta dello stadio “Viviani”, che sovrasta l’entrata dell’ingresso principale da Viale Marconi, è stata rimessa a nuovo dal gruppo “CUORE DI LEONE”, ricalcando il modello originale degli anni trenta rovinata per l’incuria e il passare del tempo. Inoltre, su una facciata esterna nei pressi dell’impianto sportivo, è stato disegnato un murales molto suggestivo che rievoca una Potenza antica e in cui sono disegnati anche dei leoni ed una grande bandiera rossoblù.

Entro sul rettangolo verde che mancano ancora una ventina di minuti buoni al fischio d’inizio. Noto che le tribune dello stadio sono quasi tutte piene e il “Viviani” solo per pochissimi posti non è completamente esaurito.

Lo show poi si trasferisce in campo con il suo giocatore simbolo, Prisciandaro, che smessi i panni di giocatore è ritornato a Potenza per salutare nuovamente la sua gente, colma di entusiasmo per una squadra che vuole tornare prepotentemente nel calcio che conta. Bomber Prisciandaro fa il giro delle tribune dello stadio, calciando i palloni ai suoi tifosi che non l’hanno mai dimenticato.

Da menzionare, in occasione della prima Giornata della povertà indetta da Papa Francesco, l’associazione Io Potentino Onlus, con la collaborazione di Bcc Basilicata ed il Potenza Calcio hanno aderito promovendo  una raccolta di generi di prima necessità resa possibile, oltre che dai volontari di Magazzini Sociali presenti nei pressi dei varchi d’accesso dello stadio, grazie alla solidarietà di tutti i tifosi che hanno voluto contribuire.

Ovviamente in tutto questo entusiasmo generale non vanno dimenticati il centinaio di tifosi ospiti presenti nel suddetto settore, con gli ultras sistemati in un angolo dietro a diverse pezze con un bandierone in bella vista. Dietro di loro attaccano uno striscione per lo sfortunato tifoso sambenedettese Luca Fanesi, ridotto in coma in circostanze oscure sulle quali si spera possa esser fatta luce quanto prima: “FORZA LUCA NON MOLLARE”.

Alle 15, come da copione, entrano le squadre in campo e la tifoseria rossoblù sventolerà delle bandiere, alzando inoltre qualche stendardo, mentre i gravinesi sventoleranno l’unico bandierone in loro possesso.

Nel primo tempo il Potenza parte come una furia scatenata, andando in vantaggio dopo appena dodici minuti. Non da meno sarà la sua tifoseria che partirà con cori accompagnati da battimani a tutta curva e proseguirà, seppur con meno intensità, con cori a rispondere. L’intensità salirà quando il lanciacori cercherà di coinvolgere tutti, facendo abbracciare la curva ed esplodendo in un coro prolungato. Molto belle le sbandierate, forse un po’ troppo circoscritte nella parte centrale della Ovest. Alla mezz’ora anche i potentini espongono uno striscione per Luca: “LUCA TIENI DURO !”; striscione che durante la pausa verrà attaccato in campo dai responsabili della curva.

Dalla parte degli ospiti pugliesi si nota la differenza tra ultras e tifosi, con i primi in un angolo e i secondi staccati, seduti a godersi la partita. Il tifo, dopo un primo momento in cui sono partiti bene facendo dei bei battimani, subirà delle pause, soprattutto dopo il gol dello svantaggio. Seppur discontinui comunque non molleranno e saranno premiati dal gol dell’1-1 sul finire della prima parte di gara.

Nel secondo tempo la curva rossoblù riparte con nuova forza, cercando di spingere la squadra alla vittoria.  Dopo appena cinque minuti potranno esultare per il gol del 2-1 poi il tifo sarà molto lineare con discrete sbandierate ad animare e colorare la curva. Molto intelligentemente nei momenti di maggiore intensità agonistica o quando attacca la squadra, cercheranno di coinvolgere il maggior numero di tifosi. A dieci minuti della fine altra grande esultanza per il gol del 3-2 siglato da bomber França, autore di una doppietta, che fa letteralmente esplodere lo stadio. Subito dopo altra esplosione al coro “Chi non salta è materano” cantato dai tifosi di tutti i settori.

Nella bolgia del “Viviani” c’è ancora tempo per una sciarpata effettuata al novantesimo che, seppur non sia troppo fitta (diciamo che i potentini ci avevano abituati bene…), è comunque ben riuscita. Poi all’ultimo minuto di recupero arriva la doccia gelata, con il gol del Gravina che chiude la contesa con un rocambolesco 3-3 finale.

Passando agli ospiti, in apertura del secondo tempo, espongono uno striscione molto significativo per i diffidati, ad un anno di distanza dall’allontanamento dagli stadi: “UN ANNO È PASSATO TI ASPETTIAMO DIFFIDATO” con conseguenti cori contro le forze dell’ordine. Inoltre, in questa seconda frazione cercheranno di essere più continui nei cori, ma anche nei battimani e devo dire che ci riescono bene, pur risultando difficile farsi sentire in uno stadio così pieno.

Come la loro squadra non si danno per vinti ed incitano gli undici in campo con battimani e il bandierone che viene agitato, anche se non sempre. Qualche pausa c’è e ci può stare vista l’altalena di emozioni che la partita offre, con il Gravina che regala una piccola gioia ai propri sostenitori, andando a siglare il gol del definitivo pareggio in pieno recupero. Ovvia esplosione nel settore ospiti dove la squadra andrà tutta ad esultare per questo importante gol che frena la capolista del girone.

Al triplice fischio applausi per entrambe le squadre da parte dei rispettivi sostenitori, con i giocatori del Gravina che si fermeranno svariati minuti sotto il settore dei propri tifosi a festeggiare questo pareggio, ancora increduli di averlo conquistato.

Con questo risultato il Gravina consolida il settimo posto, mentre al Potenza vengono rosicchiati due punti dalle immediate inseguitrici, Altamura e Cavese, ma con un vantaggio di ancora quattro punti in classifica.

Marco Gasparri