Le plurime denunce contro i tifosi della Spal imputati di lancio di fumogeni, interruzione di pubblico servizio e manifestazione non autorizzata durante la presentazione della squadra in pieno centro storico il 10 agosto del 2018 hanno concluso il loro lungo iter processuale con cinque assoluzioni con formula piena.

Il giudice monocratico del Tribunale penale di Ferrara Sandra Lepore ha accolto le tesi dei difensori avv.ti Andrea Ferrari, Filippo Sabbatani e Giovanni Adami che avevano sottolineato la differenza tra “coordinatore” e “promotore” del corteo, spiegando come non fosse possibile assegnare automaticamente la seconda qualifica a persone che al più avevano elevato i cori durante la passeggiata pacifica di circa 80 tifosi poco prima della presentazione della squadra. In relazione al lancio pericoloso di fumogeni nel mezzo del transito dei tifosi, l’istruttoria aveva fatto emergere l’assoluta assenza di pericolo in quanto gli stessi non erano stati lanciati, ma al termine dell’emissione del fumo, erano stati fatti rotolare a terra verso il margine destro della carreggiata senza disturbare o molestare i presenti o i curiosi. Ulteriormente la difesa aveva evidenziato che il reato contestato (art. 6bis l. 401/89) poteva realizzarsi solo nel contesto di una manifestazione sportiva e che una manifestazione organizzata per la presentazione di una squadra di calcio non rientrava nel concetto di “evento sportivo” così come delineato dalla richiamata “legge antiviolenza” che fa riferimento a contesti agonistici organizzati dal CONI o dalle Federazioni sportive.

Infine, sul reato di interruzione di pubblico servizio, contestata perché il deflusso dei tifosi ponendosi al centro di Piazza Travaglio, Corso Porta Reno, Corso Martiri della Libertà e Piazza Savonarola avrebbe determinato il blocco della circolazione stradale ed il ritardo di due autobus di linea costretti a fermarsi durante il transito del corteo, la difesa ha puntato sull’esiguità del ritardo (circa 10 minuti), sul modesto tragitto percorso (450 metri in totale) e sul fatto che lo stesso non potesse essere addebitato con certezza agli 80 spallini ma piuttosto anche a tutti gli altri tifosi (circa 3.000) che, sparsi, cercavano di raggiungere il luogo ove di li a poco sarebbe stata presentata la squadra.