Domenica 3 Aprile, ore 15:30. Giornata tipicamente primaverile e vento leggero che muove, tra le altre cose, la grande “pezza” posizionata a cavallo tra le due gradinate del Comunale di Rutigliano. Impossibile non notarla, non appena dentro lo stadio. Color granata con su incisi i due “grifoni”, simboli della famigerata “Città dell’Uva”. Sotto di esso poi, uno striscione della Nuova Guardia Rutigliano che funge quasi da dichiarazione d’amore nei confronti della beneamata Rinascita Rutiglianese: “Sei tu la mia passione”.

Nei campi di Promozione tutto ciò non è nell’ordinario e, di conseguenza, si comprende – crediamo che chiunque presente allo stadio lo abbia pensato almeno per un momento- che “questa è una partita speciale”. I padroni di casa ricevono la corazzata Audace Cerignola, imbattuta da ben due anni in gare ufficiali e già promossa anzitempo in Eccellenza, complice un campionato dominato giornata dopo giornata.

Il tempo passa e ci si avvicina al fischio d’inizio. L’aria comincia a farsi elettrica. La componente del tifo rutiglianese muore dall’ansia di confrontarsi con la nutrita presenza di supporter cerignolani al seguito della squadra ofantina. Questi ultimi, dal canto loro, giungono in numero cospicuo in una delle trasferte più lunghe dell’anno. Possiamo ben immaginare il loro entusiasmo.

Il settore ospiti si tinge di blu, interrotto da un unico bandierone di colore giallo. Gli ultras rutiglianesi rispondono con una bandiera a scacchi bianchi e granata che pare fondersi in un “unicum” con le rimodernate gradinate: i ragazzi della Nuova Guardia, infatti, hanno sfruttato la pausa per le festività pasquali per dipingere la tribuna principale a strisce bianco-granata. Un nobile gesto che fa onore a un gruppo giovane, sorto da cinque anni a questa parte. Sarà per quanto appena menzionato, per il blasone dell’avversario o, ancora, per l’appello dei tifosi rutiglianesi durante la settimana, ma anche la cittadinanza ha risposto “presente” alla partita odierna.

Ore 16:00, si comincia. I padroni di casa hanno la salvezza a portata di mano ma, al contempo, possono concedersi il lusso – vista la classifica corta – di sognare i Play-Off. Nel primo quarto d’ora le tifoserie rubano la scena alle contendenti in campo, dedite alla consueta fase di studio.

Al 17’ il Cerignola rompe gli indugi e passa in vantaggio grazie a Grieco. Boato del settore ospiti Sull’altra sponda salgono i decibel del tifo di casa, consapevole del momento di difficoltà della squadra. “La curva te lo chiede, la curva te lo canta, dovete fare goal”. Invito colto al balzo: al 28’ Colella, centravanti granata, riporta il match in equilibrio e si concede una lunga corsa culminata con la più classica delle “scivolate” sotto la gradinata. Per un breve lasso di tempo, il Comunale sembra rivivere l’entusiasmo dei tempi migliori. Una scoppiettante prima frazione di gara si conclude in parità (1-1).

Nella ripresa gli ospiti partono col piede sull’acceleratore e si rendono pericolosi sin da subito sfiorando più volte il nuovo vantaggio. Il gruppo ultras cerignolano intanto, andando oltre il momento meramente calcistico, espone un lungo striscione dedicato agli amici barlettani:“Barletta non si diffida, si rispetta”, poi appeso alla vetrata del settore sino al fischio finale. Il riferimento è ai cinque ultras barlettani daspati dal Questore di Bari per i tafferugli in occasione di Barletta-Altamura.

La Nuova Guardia Rutigliano, al contempo, continua a spingere i propri beniamini con continui battimani. Il profumo d’altri tempi serpeggia nell’aria sino all’80esimo quando, dopo una serie di occasioni di marca ospite, la Rutiglianese subisce la rete dell’1-2 (Russo) e vede sfumare un sogno accarezzato lungamente. Gli undici in campo, infatti, sembrano accusare la stanchezza di una partita disputata ad alti ritmi e non riescono a riorganizzarsi per una contro-offensiva. Ciò non placa le voci assidue dei tifosi rutiglianesi che rimarcano la loro presenza al di là della categoria a suon di “Che importa se… giochiamo in Promozione”. Un coro dall’enorme valenza simbolica. Un coro sul quale sono attraccate le speranze di questi inossidabili ragazzi che sognano, un giorno, un ritorno ai fasti del passato – per la cronaca ad inizio anni 2000, l’US Rutigliano ha militato anche nella vecchia Serie C2 – ma che, ad oggi, così come da cinque anni a questa parte, seguono i loro colori in lungo e in largo per la Puglia. “Quanto è bello vivere Ultras!”.

Michele Rubino.