Nel bell’impianto sportivo di Finale Ligure c’è aria di festa. La squadra locale è ad un passo dalla conquista della tanto agognata promozione in serie D e in settimana i tifosi hanno chiamato a raccolta la città per festeggiare insieme questo importante traguardo, che potrebbe essere ottenuto matematicamente già questa domenica, a due giornate dal termine del campionato.

Arrivo allo stadio piuttosto presto: non c’ero mai stato, ma in passato mi avevano parlato piuttosto bene della realtà ultras presente in questa città. In questo periodo, però, stanno attraversando diversi problemi dovuti ad un cambio generazionale non del tutto effettuato e ad alcuni screzi interni che hanno allontanato, purtroppo, parecchia gente dagli spalti. Il risultato è quello di una tifoseria organizzata di certo non al top, ma che ha deciso, visto lo storico appuntamento, di onorare per lo meno i ragazzi che, indossando questa maglia nel corso di questa stagione, stanno ottenendo questo storico risultato.

Prima dell’inizio della partita, quindi, vengono affissi gli striscioni storici della tifoseria giallorossa, e, successivamente, viene esposto un copricurva con i colori sociali, il simbolo della città e la scritta “Curva Est”. Il tutto contornato da una gran bella fumogenata (di questi tempi, vedere certe cose è sempre un’emozione un po’ particolare, a causa dei numerosi divieti).

All’ingresso in campo delle squadre i giocatori del Finale espongono uno striscione realizzato dagli Ultras riportante la scritta “FORZA GABRIELE”, dedicato ad un ragazzo di Sestri Levante (tifoseria storicamente gemellata con gli ultras del Finale) che sta combattendo la sua battaglia più importante per sconfiggere un tumore. Lo stesso striscione, firmato “Sestri e Finale”, viene poi affisso alla ringhiera, vicino alle altre pezze della tifoseria giallorossa.

L’apporto vocale, per i motivi già elencati in precedenza, purtroppo non è continuo e partecipato, ma il suono del tamburo è incessante e instancabile, e risulta essere, comunque, un ottimo sostegno per la compagine di casa impegnata contro l’Angelo Baiardo.

Il Finale esprime sicuramente un ottimo gioco in mezzo al campo e riesce quindi a portarsi agevolmente in vantaggio nel primo tempo, per poi raddoppiare nella ripresa. Entrambi i goal vengono sottolineati da una fumogenata nella zona degli Ultras. Fumogenata che viene tra l’altro ripetuta anche in occasione dell’inizio del secondo tempo.

Dopo aver subito il secondo goal, però, gli ospiti reagiscono e si portano in attacco alla disperata ricerca di una rete che possa riaprire la partita. Ad una decina di minuti dal termine ottengono un calcio di rigore che viene subito dopo realizzato. L’arrembaggio dei calciatori neroverdi scatena, però, la reazione della tifoseria di casa la quale, nonostante l’esigua presenza decide di far comunque sentire la propria voce, provando anche a coinvolgere il resto dello stadio. Vengono anche sventolate alcune bandiere.

Sull’onda di questo ritrovato sostegno, il Finale riesce a siglare la terza rete, che mette fine, di fatto, alla partita.

I festeggiamenti per la promozione sono solo rimandati a causa della vittoria esterna della Sanremese, ma a due giornate dal termine ai giallorossi serve solo un punto per la matematica certezza. L’entusiasmo è comunque alle stelle e i giocatori si riversano sotto il settore più caldo della tifoseria per festeggiare insieme agli ultras, per poi recarsi negli spogliatoi intonando il celebre coro “un giorno all’improvviso”.

La promozione in serie D sarà sicuramente un motivo ulteriore per ricompattare le fila all’interno della tifoseria giallorossa e per, eventualmente, coinvolgere nuove leve nell’attività di curva.

Personalmente auguro con tutto il cuore a questi ragazzi di superare al più presto queste difficoltà e tornare ai livelli dei tempi passati.

Daniele Caroleo.