Al “Comunale” di Castel Maggiore, a conti fatti periferia di Bologna, la locale compagine del Progresso, dopo una lunga ed estenuante stagione, ospita i veneti del Bassano. Le squadre seconde classificate in campionato, o vincenti dei playoff regionali di Eccellenza, si stanno dando battaglia per gli ultimi posti disponibili che valgono la promozione in Serie D.

Presenti poco più di 500 spettatori nel piccolo impianto locale. Il tifo per i padroni di casa si limita a qualche timido “Progresso Progresso” e qualche battimani spontaneo ritmato. In alto si intravede anche lo striscione ULTRAS PROGRESSO, ma è quasi sempre coperto dal pubblico e sembra più una forma di colore estemporaneo che l’insegna di un vero e proprio gruppo ultras organizzato.

Spicca immediatamente all’occhio anche una rappresentanza di circa 50 tifosi a supporto degli ospiti, arrivati in pullman; una ventina di essi sono ultras che, al loro ingresso, inscenano persino un piccolo corteo dal portone d’entrata fino al limitare dell’impianto dove decidono di posizionarsi. Un solo piccolo striscione appeso alla ringhiera, DIFFIDATI, li connota. Azzardano anche una piccola coreografia nei minuti iniziali, sventolando delle bandierine giallorosse. Il caldo torrido fa da padrone ma i tifosi veneti cantano incuranti, cercando ausilio in qualche pinta di birra, riuscendo a trascinarsi bene e in maniera continua fino alla conclusione della gara. A margine dei novanta minuti accolgono la squadra sotto il proprio settore, scambiandosi applausi e complimenti per il risultato finale maturato: una vittoria per 1 a 2 che permette di guardare con ottimismo alla gara di ritorno.

Per la cronaca, sette giorni dopo il Progresso riesce nell’impresa di vincere la partita di ritorno per 1-0 ma in virtù del 2-1 dell’andata, sarà il Bassano a festeggiare la promozione in Serie D.

Luigi Bisio