Sarà anche Coppa Italia, che, è risaputo, interessa ma fino ad un certo punto. Sarà anche calcio d’Agosto, ma le motivazioni per questa sfida non mancano ed il clima campionato è già vibrante nell’aria.

Mentre per il Cesena il passaggio del turno è soprattutto un punto d’onore, visto che il match di questa sera tra le mura amiche è il primo ufficiale della stagione 2014/2015, per la Casertana, che è reduce dal superamento dei primi due turni, si tratta di un’occasione importante per tornare a calcare palcoscenici prestigiosi, dopo anni di anonimato e peregrinazioni sui campi polverosi della serie D.

I Falchetti rossoblu ci credono e per questo scendono in campo con il piglio giusto, quello di chi sa di non avere nulla da perdere e di potersela giocare alla pari, anche con chi è due categorie più in alto.

E ci credono anche i suoi sostenitori, giunti in Romagna in trecento o poco più. Sono autori di un ottimo tifo, che si mantiene su livelli elevati durante tutti i novanta minuti. Sono inoltre autori di un paio di sciarpate, parecchi battimani e soprattutto di tanti cori potenti e decisi che rimbombano spesso tra le mura del Manuzzi. Riescono a tenere testa alla curva di casa come pochi altri mi è capitato di vedere su questi spalti.

Davvero notevole la loro prova, al pari di quella della loro squadra che, a fine partita, hanno salutato e omaggiato a lungo, quasi fossero stati loro a passare il turno. Se il buongiorno si vede dal mattino, allora per la Casertana ed i suoi sostenitori si prospettano parecchi giorni di sole.

Ma se la compagine ospite rende onore a questa sfida, sia sul campo che sugli spalti, i bianconeri romagnoli ed i loro sostenitori non sono certo da meno. A cominciare dal pubblico presente sugli spalti, circa cinquemila spettatori, che sono una presenza di tutto rispetto per una gara di Coppa Italia contro una formazione di serie C, disputata in una serata di Agosto, quando tutte le attività turistiche della Riviera sono ancora in pieno fermento e molti sostenitori bianconeri impegnati fino a tarda sera con il lavoro, domeniche comprese.

Il clima campionato è già fervente anche in Curva Mare, dove si fanno le “prove d’orchestra” in vista dell’esordio che avverrà a fine agosto contro il Parma. Un’ottima prestazione vocale, quella offerta dalla curva di casa, che accompagna costantemente le giocate dell’undici di mister Bisoli con cori possenti e continui. Grazie a loro sono quasi inesistenti i momenti di silenzio tra le mura del Manuzzi e di ciò ne beneficia lo spettacolo nel suo insieme, tanto quello in campo quanto quello sugli spalti.

Repertorio classico da parte loro, che comprende anche diversi cori rivolti a sbeffeggiare i rivali bolognesi freschi di retrocessione in serie B, oltre ai tipici cori della tradizione bianconera (“Romagna e San Giovese” e “Romagna mia”) accompagnati dal relativo contorno di sciarpe tese.

A tal proposito, ho notato che ad inizio gara la Curva Mare non ha cantato l’inno tradizionale, quel “Cesena Gol!” reso famoso anni fa dalla Gialappa’s. Non sono però in grado di dire se si sia trattato di una casualità o di una precisa scelta della curva, viste le polemiche emerse all’indomani della promozione in serie A, su quale dovesse essere l’inno ufficiale della squadra bianconera Romagnola.

Nota a margine per il solito gruppetto di casa che si posizona “casualmente” nei Distinti e che, questa sera, sceglie la parte bassa del settore, a ridosso del terreno di gioco.

Giangiuseppe Gassi.