Partite di pura accademia queste della Supercoppa di Serie C dove il valore puramente simbolico del trofeo in palio, finisce per impattare significativamente sulle presenze e sugli entusiasmi del pubblico. A dare un’ulteriore mazzata alle velleità dei padroni di casa, in questo Reggiana-Catanzaro, ci pensano i risultati delle precedenti gare: avendo perso infatti la precedente gara contro la Feralpi Salò vincitrice del girone A, per i freschi vincitore del girone B le possibilità sono davvero minime al cospetto dei giallorossi calabresi (vincitori invece del girone C) che essendosi invece impostisi sulla compagine di Salò, hanno a disposizione due risultati su tre.

Il dato al botteghino parla di 4.982 spettatori paganti, uno dei dati più bassi dell’intera stagione che sarebbe stato ancora più basso se non fosse stato per l’importante presenza catanzarese di 2.226 tifosi. Mentre il resto dello stadio è in pratica assente, chi c’è si compatta dietro le insegne del Gruppo Vandelli e delle Teste Quadre. Se da anni la direzione della politica del calcio è quella di una sorta di sostituzione del pubblico calcistico con famiglie, turisti del pallone e clienti puri e semplici con cui soppiantare il tifo organizzato, con certi riscontri su chi sia effettivamente fidelizzato alle cause sarebbe meglio rimodulare il tutto e avere un minimo di attenzione in più e magari anche di rispetto per gli ultras.

Fra le note di cronaca si segnala lo striscione con cui le Teste Quadre salutano il ritorno in Serie A dei gemellati genoani mentre, per il resto, numeri, entusiasmo e colore arridono agli ospiti che vengono poi anche premiati dal verdetto del campo dove il Catanzaro si porta avanti di due reti ma viene poi rimontato dalla Reggiana. Non basta però la risposta d’orgoglio degli emiliani visto che con questo, i calabresi portano a 4 i propri punti in classifica nel mini-triangolare e si aggiudica il pleonastico trofeo. Ben altro spessore avranno le sfide della prossima stagione in Serie B e date le premesse mostrare quest’anno dalle due tifoserie, gli appassionati di tifo non possono che aspettarle con molta più curiosità.

Foto di Luigi Bisio