21-01-2018: Rignanese – Ponsacco 2-1
Serie D Girone E
È stato un fine settimana “partitellaro” abbastanza movimento per il sottoscritto, iniziato il venerdì sera e finito la domenica notte quando un pullman da Firenze mi ha portato alla mia “final destination”.
Ma andiamo per gradi e con ordine: come detto parto il venerdì sera per raggiungere Cremona, dove giungerò il giorno seguente, con il sole che deve ancora sorgere, per seguire l’interessante incontro Cremonese – Parma, partita che avrò l’onore di seguire insieme al nostro inviato francese Sebastian, non prima di esserci fatti un giro per il centro storico lombardo con l’immancabile visita ad uno dei monumenti principali cittadini: il Torrazzo.
Dopo la gara purtroppo, le nostre strade, inevitabilmente, si dividono; lui prenderà un treno direzione Brescia mentre io raggiungerò Bologna, snodo perfetto per pernottare e per raggiungere, l’indomani, la meta che mi sono prefissato, Rignano sull’Arno, dove assisterò all’incontro di serie D Rignanese – Ponsacco.
Domenica parto molto presto con il treno che mi porterà fino a Firenze Santa Maria Novella dove cambio con un altro treno, direzione Arezzo, con fermata Rignano sull’Arno – Reggello. Vi giungo alle dieci di mattina. Il piccolo paese, con i suoi ottomila abitanti circa, è noto alle cronache per essere il paese natale dell’ex premier Matteo Renzi, ma per noi amanti di partitelle è semplicemente il paese dove gioca la Rignanese, per il secondo anno di fila in serie D dopo la promozione ottenuta nel campionato 15/16.
Dalla piccola ma bella stazione si ha una vista spettacolare: se si volge lo sguardo a sinistra si vede il ponte sotto cui scorre il fiume Arno, mentre girando lo sguardo a destra, oltre al fiume, si nota in lontananza lo stadio Comunale, dove la Rignanese abitualmente gioca le proprie partite casalinghe. Dopo un breve giro in centro città, dove non c’è molto a dire il vero, decido di recarmi subito nei pressi dello stadio, distante dalla stazione nemmeno un chilometro.
Essendo la mia prima volta ovviamente cerco di immagazzinare più cose possibili, in attesa di entrare sul terreno di gioco, curioso di vedere in azione i tifosi della capolista Ponsacco che, prima del match, stazionano al bar adiacente lo stadio.
La Rignanese dopo un avvio deciso si è arenata per problemi di natura economica che hanno spinto i giocatori con maggior esperienza altrove e a reggere l’onore della squadra toscana sono rimasti ragazzi giovani ma molto grintosi, che in ogni partita cercano di vendere cara la pelle. Nonostante la classifica parli di piena zona playout c’è molta fiducia nella salvezza diretta, mentre il Ponsacco è primo in classifica, unica squadra in Italia a non aver mai perso una partita. Prima di domenica scorsa.
Lo stadio Comunale è composto da una grande tribuna, con la parte centrale coperta, divisa equamente in due, dove prendono posto sia locali che ospiti, separati da un divisorio in ferro.
Ad assistere all’incontro in totale ci saranno circa 200 tifosi, la maggior parte nella porzione di tribuna dove sono assiepati i padroni di casa e nella quale viene esposto un grande striscione riportante la scritta FORZA RIGNANESE. Nel settore ospiti sono presenti una cinquantina di tifosi rossoblù di cui la metà ultras.
Dalla parte dei locali non c’è nessuna forma di tifo organizzato, i presenti assistono alla gara seduti senza effettuare nessun coro. Cosicché la scena è ad appannaggio degli ospiti al seguito della capolista del girone, seppur il tifo non sia niente di eccezionale, anzi, risulta intervallato da parecchie pause nel corso del match.
Coreograficamente non c’è nulla da dire e se si esclude qualche bel battimani ad accompagnare i cori, da segnalare c’è solo l’esultanza al gol del momentaneo vantaggio, arrivato al ventisettesimo della prima frazione.
Nella seconda parte di gara, dopo sette minuti, arriva il pareggio dei padroni di casa che lascerà sbigottiti gli ultras ospiti, i quali fanno qualche coro in più rispetto alla prima frazione.
I “ragazzi terribili” attaccano ancora, senza freni reverenziali, e guidati dal centrale difensivo classe 98 Brenna, rendono emozionante la partita, più della sfida sugli spalti. In pieno recupero la Rignanese fa incredibilmente il colpaccio siglando il gol vittoria e facendo esultare la passiva tribuna locale.
Al triplice fischio, nonostante la sconfitta, gli ospiti applaudono ugualmente la squadra invitandola a non mollare, mentre i locali festeggiano a lungo sia in campo che sugli spalti questa inaspettata vittoria che li fa uscire momentaneamente dalla zona calda della classifica. Il Ponsacco invece, con questa sconfitta, perde il primo posto superato dai liguri della Sanremese, ora tallonati anche dal Real Forte Querceta e dal Viareggio staccati in classifica rispettivamente di due e tre punti.
Un’ultima considerazione è tutta per la tifoseria ospite che quest’oggi non ha di certo brillato, ma penso che in questo contesto storico, per un paese di appena sedicimila abitanti della provincia di Pisa, sia già tanto preservare e tramandare alle future generazioni questa tradizione ultras che con costanza e perseveranza viene portata avanti dagli ultras rossoblu, che li ricordo già attivi in serie C, nella parte centrale e sul finire degli anni novanta, quando affrontavano squadre blasonate tipo Ternana e Livorno.
Ripeto lo stesso tragitto, ma in direzione opposta di quello intrapreso all’andata, poi ci penserà il pullman a riportarmi a casa.
Marco Gasparri