Finalmente si gioca. L’ennesima estate fatta di ricorsi, controricorsi, retrocessioni e promozioni a tavolino e fallimenti, hanno per fortuna fatto slittare solo di una settimana l’inizio del campionato di serie C. Chiaramente i casi di Lecco, Brescia, Pordenone e Reggina in cadetteria hanno di fatto condizionato a cascata anche i campionati minori ma la sfibrante tiritera lascia da oggi la parola al campo.

Per il debutto casalingo, il Rimini ospita il neopromosso Arezzo, tornato dopo due stagioni dall’inferno della serie D. L’estate è stata anche foriera di un cambio di proprietà in casa biancorossa, dove il presidente Alfredo Rota dopo tre stagioni altalenanti tra D e C ha lasciato la squadra evidentemente oberato dall’impegno sia economico e professionale, passando la mano al gruppo imprenditoriale “DS Sport Società Benefit” che, novità assoluta nella storia ultracentenaria biancorossa, ha assegnato la presidenza a Stefania Di Salvo, prima donna al comando del Rimini Calcio.

Tornando alla partita nonostante l’orario serale in un giorno feriale, il pubblico risponde con oltre 3.600 presenze, delle quali oltre 2.000 sono riconducibili agli abbonamenti sottoscritti, netto segnale di attaccamento alla maglia che il nuovo sodalizio farebbe bene a tenere in conto. Ottima anche la presenza ospite, quantificabile in 500 amaranto al seguito. Entrambe le tifoserie hanno evidentemente voglia di riscatto e sperando di viverlo dal vivo allo stadio, preferiscono i gradoni alle asettiche TV, preferiscono aggregazione, partecipazione e passione per i propri colori sociali. Nei novanta minuti questo si traduce in cori e sostegno per la propria squadra, alternati a cori di sfottò che, questa sera come negli anni precedenti, contraddistinguono i rapporti fra Rimini e Arezzo aggiungendo pepe e adrenalina al contesto.

Con l’ingresso delle formazioni in campo, nel settore ospite, a firma Curva Sud, si alza un lungo striscione di unione ed incoraggiamento, mentre i colori granata imperversano, tra le tante bandierine e i due aste esposti. L’inizio è bello intenso da tutte e due le parti, numerose manate e cori si susseguono di buona lena, con gli ospiti che lanciano anche qualche stilettata ai rivali storici del Perugia. Successivamente sempre gli aretini aprono un secondo striscione, questa volta per festeggiare la nascita di una neonata tifosa.

Bel colpo d’occhio in Curva Est, dove la nuova società ha confermato i prezzi popolari della scorsa stagione, ottenendo una bella risposta in termini di abbonamento. Oltretutto l’inizio della nuova stagione ha riportato sui gradoni in ferro della Est cinque reduci da una diffida di cinque anni dopo una movimentata trasferta a Montevarchi. A loro è dedicato anche uno striscione che, assieme a svariate torce, enfatizzano la sempre affascinante atmosfera della gara in notturna.

Allo scadere della prima frazione di gioco è la squadra ospite a portarsi in vantaggio proprio sotto il settore ospite, per la gioia dei tifosi del cavallino rampante, in procinto di festeggiare anche il centenario. Sulla falsariga del primo tempo, l’Arezzo tiene il pallino del gioco anche nel secondo tempo al cospetto di un Rimini che deve ancora trovare l’amalgama, visti i tanti volti nuovi agli ordini del nuovo mister Raimondi, già secondo del compianto Siniša Mihajlović al Bologna. Un secondo striscione anche in Curva Est infine, ricorda Pino, compianto gestore del “Circoletto”, ritrovo abituale per incontri e riunioni della tifoseria.

Sopraggiunge il doppio vantaggio ospite che fa esplodere il settore, anche dal punto di vista luminoso con l’accensione di alcune torce, oltre a numerose manate a seguire. Il Rimini riapre la contesa accorciando le distanze, ma l’Arezzo gestisce bene il finale e si aggiudica questa prima vittoria stagionale, oltretutto in trasferta.

Al triplice fischio tutta la squadra amaranto si porta sotto il settore per festeggiare. Nonostante la sconfitta anche la formazione di casa saluta la curva che comunque ricambia con cori di incoraggiamento.

Gilberto Poggi