Quando ad inizio stagione avevo cerchiato questa partita come interessante dal punto

di vista ultras, non mi sbagliavo. Il Santarcangelo ospita dunque l’Ascoli, alla vigilia forse la più accreditata tra le pretendenti alla promozione diretta in Serie B, ma nell’ultima parte di campionato ha finito per cedere il passo ad un sorprendente Teramo.

Il popolo bianconero, a tre giornate dalla fine del campionato e con una situazione al limite dell’equilibrio nel rapporto ultras-squadra-allenatore, ha ugualmente polverizzato i 900 biglietti a disposizione per il settore ospite. Se questa partita fosse valsa sul serio la preventivata promozione, non oso pensare in quanti si sarebbero presentati nella piccola struttura di Santarcangelo. Sicuramente un sospiro di sollievo quest’oggi l’avranno tirato i preposti all’ordine pubblico, tanto per il numero più umanamente gestibile di ospiti, che per il loro comportamento esemplare.

Quando le due formazioni fanno il loro ingresso in campo, Ultras 1898 e Stra Kaos tardano ad entrare, mentre già piazzate risultano le pezze di Armata, Veterani, SBN ’74 più svariati altri stendardi. Quando vengono posizionati i due striscioni mancanti, il settore ospite prende finalmente vigore: anche con l’uso di un megafono, i responsabili a lanciare i cori coordinano al meglio il popolo bianconero, dando il la al tifo.

Molto suggestiva esteticamente la zona Ultras: per la maggior parte, i ragazzi indossano magliette verde in stile militare. Da menzionare anche i bandieroni sventolati ininterrottamente, da quello a piccoli scacchi bianconeri in zona SBN ‘74, alla donna di cuori per finire al bandierone dedicato a Ferruccio Squarcia, ex giocatore bianconero a cui venne dedicato anche lo stadio cittadino prima della costruzione del Del Duca.

Parlare di un confronto sulle tribune sarebbe ingeneroso. Sul fronte locale solo il solito “anzianotto” che istiga i vari ragazzini del settore giovanile a sostenere i propri giocatori.

Ben diverso il discorso nel settore ospite: belle le manate alte a cui la maggior parte dei presenti partecipa in modo attivo, tifo canoro comunque e sempre su ottimi livelli.

Sul campo è la squadra marchigiana a portarsi in vantaggio, ma non arrivano buone notizie da Teramo e il divario rimane immutato a 4 punti.

Nella ripresa si alzano tre striscioni, due per ragazzi di curva attualmente “Sotto effetto daspo”, mentre il terzo è in tono polemico verso un giornalista di un quotidiano locale ascolano.

Al novantesimo si arriva senza che cambi nulla, nemmeno le distanze in classifica dalla capolista. Il morale non è dei migliori, ma i giocatori bianconeri si portano ugualmente sotto il settore ospite per ringraziare i tanti tifosi che anche quest’oggi, cosi come tutto la stagione, hanno seguito e sostenuto in massa la squadra, incitandola dal primo all’ultimo minuto con il solo scopo e la sola speranza di spingere la propria formazione in serie cadetta. La rincorsa del sogno è destinata a prolungarsi oltre la stagione regolare.

Gilberto Poggi.