Intorno allo Stadio Comunale di Sanremo è stato istituito un servizio d’ordine piuttosto massiccio, con diverse pattuglie delle varie forze dell’ordine dislocate davanti agli ingressi e con alcuni agenti in borghese dotati di videocamera pronti a riprendere qualsiasi cosa accada all’esterno dell’impianto sportivo della città dei fiori e sugli spalti dello stesso stadio. L’imponente servizio d’ordine è stato istituito per la partita di oggi tra la compagine di casa, la Sanremese, ed il Sestri Levante, valevole per la quinta giornata del campionato di Serie D, in quanto le tifoserie delle due squadre sono divise da una forte rivalità.

Un cielo plumbeo quest’oggi domina la riviera del ponente ligure. I tifosi e gli appassionati raggiungono lo stadio alla spicciolata. Gli Ultras della Gradinata Nord di Sanremo arriveranno più o meno tutti insieme, circa mezz’ora prima del fischio d’inizio, ma faranno ingresso nel proprio settore solo pochi istanti prima del fischio d’inizio. Affiggono alcuni drappi bianco-azzurri, con al centro quello con la scritta “Miciu Vive”, dedicato al compianto Mirko Gnocchi, giovane sostenitore matuziano morto a causa di un incidente stradale alcuni anni fa e al quale verrà dedicato il consueto coro  ad inizio del secondo tempo, unitamente a quelli per gli altri ragazzi sanremesi prematuramente scomparsi, ma rimasti nel ricordo di chi oggi è presente sui gradoni dello stadio.

Gli ultras della Gradinata Nord sventoleranno quasi continuamente due bandieroni e sosterranno con buona intensità la propria squadra impegnata sul rettangolo di gioco, grazie anche all’ausilio del suono di un tamburo, che detta il ritmo dei cori e dei battimani. Verso la fine del primo tempo faranno anche una discreta sciarpata.

Gli ultras del Sestri Levante faranno invece ingresso nel settore loro destinato solo dopo dieci minuti dall’inizio della partita ed esordiranno subito con diversi cori ostili nei confronti della tifoseria di casa, molto spesso accomunati, negli insulti, agli odiati rivali dell’Entella Chiavari, per altro gemellati dei sanremesi. I “Corsari” affiggono sulla balaustra lo striscione “VECCHI ULTRAS” ed il drappo “SCALMANATI” unitamente ad un terzo drappo su sfondo blu con croce rossa. Non sono moltissimi, ma si compattano dietro le proprie pezze e sostengono con continuità la squadra in campo, sventolando, di tanto in tanto, alcune bandiere con i propri colori sociali. Effettueranno diversi battimani e saranno autori di una buona prova vocale.

L’arrivo degli ultras rossoblu scatena ovviamente la reazione dei tifosi di casa, alcuni dei quali si avvicinano alla zona di cuscinetto che divide la Gradinata Nord dal settore ospiti. La medesima azione verrà compiuta da un gruppetto dei tifosi ospiti. Le due fazioni si ritrovano quindi a scambiarsi, divisi dalle ringhiere, alcuni “simpatici convenevoli”, solo verbali, mentre gli altri ultras rimasti nelle proprie posizioni rincarano la dose insultandosi a vicenda. Il tutto sotto l’occhio attento di una videocamera di uno degli agenti della digos in borghese, che ha preso posizione nella parte bassa del settore ospiti.

Lo scambio di insulti, improperi e minacce varie la farà più o meno da padrone per tutta la durata della partita. Ci sarà comunque il tempo di intonare cori anche contro le forze dell’ordine e la repressione e contro i rispettivi e storici rivali (Imperia e Chiavari su tutti).

Sul campo la Sanremese vince di misura sul Sestri Levante, grazie ad un rigore realizzato all’inizio della seconda frazione di gioco. Una vittoria tutto sommato meritata, alla luce delle diverse occasioni create dalla compagine di casa e dall’intensità di gioco mantenuta nel corso dei novanta minuti regolamentari.

Daniele Caroleo.