09-08-2017: Sansepolcro – Arezzo 0-1, Amichevole.

Vengo a sapere solo il giorno della partita di questa interessante amichevole tra Sansepolcro ed Arezzo che si gioca nello stadio del piccolo paese toscano, proprio al confine con l’Umbria.

La partita si gioca alle 21 di un normale mercoledì lavorativo per cui sono curioso di vedere in quanti si presenteranno da Arezzo, senza farmi troppe aspettative, nonostante ci siano da percorrere poco più di una trentina di chilometri. Ma quando si parla della tifoseria aretina la sorpresa è sempre dietro l’angolo.

Arrivo nel piccolo centro toscano che manca un’ora buona all’inizio dell’incontro, ma preferisco trovare subito lo stadio perché, pur essendoci stato già 3-4 volte, comunque non è che mi ricordi molto bene le strade. Fortunatamente le indicazioni sono complete e ben in vista quindi ci metto 5 minuti a trovarlo, ma siccome è ancora troppo presto decido di risvegliare in me ricordi di un tempo ormai passato, andando a rivedere la bellissima stazione ferroviaria di Sansepolcro. Ricordo come fosse ieri quando nel 2011 andai a vedere la semifinale dei play off di Serie D (che all’epoca era un triangolare con il Forza & Coraggio) Sansepolcro – Voghera, facendomela con il treno dalla stazione di Perugia Ponte San Giovanni fino a Sansepolcro con l’ex Fcu. Per gli amanti delle strade ferrate consiglio di fare almeno una volta un giro su questa tratta, davvero bella e suggestiva.

Così dopo questa full immersion di ricordi personali è la volta di tornare allo stadio “Buitoni”, nome dato per l’importante marchio di fabbrica che noi tutti conosciamo bene e che ha reso famoso il piccolo paese toscano. Entro dalla porta principale con ancora venti minuti di vantaggio sull’inizio della gara e dopo aver espletato tutte le varie formalità, sono in campo per vedere le prestazioni delle due tifoserie.

Devo riconoscere la particolare bellezza di questo impianto, formato da due lunghe e grosse tribune, una con la copertura al centro ed i lati scoperti, con cinque file di gradini, destinata al pubblico di casa e la lunga tribuna scoperta per gli ospiti. Questa sera il settore dei padroni di casa sarà occupato da circa 200 tifosi, con un grosso striscione appeso alla recinzione e molto probabilmente riconducibile alla società “IL CUORE BATTE MA NON TREMA FORZA SANSEPOLCRO” ed un altro più piccolino, appeso più centralmente, che riporta la dicitura “BOYS” che potrebbe ricordare più da vicino un gruppo ultras.

Passando agli ospiti, rimango favorevolmente sorpreso perché si presentano in oltre un centinaio di unità e buona parte ultras. Sicuramente la vicinanza ha influito, ma non dimentichiamoci che era comunque un’amichevole insignificante giocata in un giorno lavorativo e nel bel mezzo dell’estate.

Durante la partita, parlare del tifo dei padroni di casa sarebbe un eufemismo, difatti dietro alla pezza dei “BOYS” ci sono persone sedute non paragonabili nemmeno lontanamente a qualche forma ultras, per cui deduco che anche lo striscione stia lì da chissà quanto tempo: questa volta devo dar ragione, seppur a malincuore, al nostro direttore quando dice che “a Sansepolcro c’è solo il GRUPPO OPPINI”.

Ovviamente durante la gara si sentiranno solo per gli applausi a qualche singolo giocatore al momento della sostituzione e per rari strilli isolati. Mi dispiace sempre non poter vedere a confronto le due tifoserie, ma questa sera mi consolerò e concentrerò tutta la mia attenzione verso gli aretini. Già dall’entrata in campo delle squadre capisco di aver fatto bene a venire qui stasera, in quanto oltre all’alzata degli stendardi di ottima fattura ed allo sventolio di 3-4 bandierine, accendono 3-4 torce e 2-3 fumogeni colorando ed illuminando il settore ospiti.

Nel primo tempo gli aretini partono bene, sia coralmente che coreograficamente, con canti, stendardi alzati e poi con l’accensione di un fumogeno giallo. Non si fanno mancare niente e nei primi venti minuti i cori saranno accompagnati da discreti battimani ed inoltre, dopo una decina di minuti, espongono lo striscione: “PERCHÈ CHI NON LOTTA PER QUALCOSA HA GIÀ COMUNQUE PERSO…”. Poco prima della mezzora ne espongono un altro per rivendicare qualcosa che sta loro a cuore: “MUSEO AMARANTO SUBITO!”. Il tifo cala poi d’intensità e tra cori e pause si arriva alla fine della prima frazione.

Nel secondo tempo il tifo sarà molto più discontinuo, con le pause a farla da padrone (sicuramente il gran caldo che persiste sulla nostra regione avrà influito). Si faranno notare per l’esultanza al gol della vittoria al minuto 65, quando accenderanno pure una torcia.

Al fischio finale canteranno 2-3 cori accompagnati rigorosamente da grossi battimani, mentre i giocatori salutano gli avversari e lentamente si avviano verso gli spogliatoi. Gli aretini così cominciano a togliere le pezze, ma i giocatori tornano tutti indietro e vanno ad applaudire i propri tifosi per la bella presenza, con gli stessi tifosi che ricambiano con cori, applausi e l’accensione di una nuova torcia.

Bella l’immagine finale degli aretini che escono tutti insieme per andare a prendere le macchine e tornarsene a casa. Ritirato il documento, anch’io mi dirigo alla macchina con la soddisfazione di aver fatto una buona scelta a venire fino a Sansepolcro: la tifoseria aretina difficilmente delude!

Marco Gasparri.