La partita di serie C tra la formazione del Santarcangelo e il Vicenza si sarebbe dovuta disputare in concomitanza con la festa di San Martino, patrono della città clementina, ma per non interferire con l’evento sportivo, le due società – su indicazione della questura – si sono accordate per il posticipo al lunedì sera. Giorno feriale e orario serale con i conseguenti svantaggi per squadra ospite e tifoseria al suo seguito.

Questa serata verrà maggiormente ricordata, dall’italiano pallonaro ma non solo, come quella della deludente eliminazione sportiva della Nazionale dai prossimi mondiali in Russia. In concomitanza a questa gara infatti, si disputa il ritorno dei playoff contro la Svezia. L’1-0 dell’andata da ribaltare non lasciava certamente presagire una passeggiata, a conferma ulteriore nei 90 minuti di gara si vedranno più ombre che luci e al triplice fischio dell’arbitro sarà la squadra svedese a festeggiare, mentre sugli spalti di San Siro la delusione sarà palpabile, con l’immagine che rimarrà impressa in tutti di Gigi Buffon che – intervistato a caldo – analizza le colpe di questa debacle con le lacrime agli occhi.

Tornando alla partita di nostra pertinenza, le condizioni meteo avverse, con neve e pioggia abbattutesi su tutto il centro Italia, hanno messo a dura prova il contingente di tifosi e ultras vicentini, non a caso, quando le due formazioni fanno il loro ingresso in campo sotto una fitta pioggia mista a raffiche di vento, nel settore ospite si contavano solo due supporter biancorossi con la pezza “Vecio stampo”. Successivamente altri Vicentini hanno fatto il loro ingresso nella tribunetta a loro dedicata, appendendo le relative bandiere e drappi di rappresentanza dei vari gruppi della Curva Sud. Da lodare la loro presenza, partiti non proprio da dietro l’angolo e comunque una volta a pieno regime (qualcuno arriverà ben oltre la metà del primo tempo) risulteranno numericamente superiori alle 50 unità.

Il pubblico locale, pur non essendo così particolarmente numeroso durante le partite casalinghe, sta poco alla volta creando il suo zoccolo duro e chi questa sera, con questo clima a dir poco rigido, ha snobbato persino la partita in diretta della Nazionale preferendole la squadra della propria città, merita senza dubbio una doverosa nota di merito.

I ragazzi gialloblù di casa, dietro la loro sigla “Casualmente ultras”, intonano qualche coro alla loro squadra per farle sentire la loro vicinanza e la loro partecipazione. Oltretutto verranno ripagati da una buona prestazione dei giocatori in campo che, già nel primo tempo, si porteranno in vantaggio di 2 reti a 0, mettendo una mezza ipoteca su una vittoria che alla vigilia era tutt’altro che scontata, almeno a giudicare dalle rispettive posizioni di classifica.

Nel settore ospite, la prestazione in campo fa perdere la pazienza in fretta a molti e non mancano cori di contestazione, con i quali si chiede maggior impegno. Tra qualche manata e altri cori per il Lane, sotto una pioggia che scende copiosa per tutta la partita, i vicentini si cimentano in una buona prova canora, alla quale non corrisponderà nessun cambio di rotta da parte dei loro rappresentanti in campo.

La gioia santarcangiolese per la vittoria è ben visibile e manifesta: sono tre punti che valgono oro, contro una formazione dal passato illustre con alle spalle molti campionati disputati tra serie A e B, anche se ci sarà da lottare fino all’ultima giornata per ottenere la salvezza sul campo e la formazione clementina quantomeno, ha dimostrato di voler vendere cara la pelle contro chiunque, senza lasciarsi intimorire dal nome dell’avversario.

Marcello Casarotti