Al Campo Sportivo “Ezio Sclavi” di Arma di Taggia si affrontano oggi, per il campionato di Serie D, la formazione di casa, l’Argentina Arma, e la Lavagnese.

Al seguito della squadra ospite, come di consueto, c’è il gruppo degli Irriducibili, che fanno il loro ingresso all’interno della piccola tribunetta adibita a settore ospiti, pochi istanti prima del fischio d’inizio della partita.

Affiggono il proprio striscione, unitamente ad alcuni drappi, e si compattano, seppur in numero esiguo, al centro del settore. Sono pochi, è vero, ma hanno il grande merito di farsi sentire e di tifare con continuità.

Per tutto il corso della partita sventoleranno continuamente alcune bandiere bianconere e saranno autori di diversi cori, molto continui, a sostegno della propria compagine.

Da segnalare, inoltre, l’affissione di un piccolo striscione con la scritta “GIOVANNI RIPOSA IN PACE”, chiaramente dedicato all’adolescente scomparso tragicamente alcuni giorni fa proprio in quel di Lavagna.

Durante la partita, oltre ai consueti cori di incitamento e di sostegno per la propria squadra e per gli undici in campo, alcuni dei quali anche piuttosto originali, ne verranno anche lanciati diversi contro le forze dell’ordine, contro il calcio moderno e sopratutto contro gli odiati rivali dell’Entella Chiavari.

Simpatico, inoltre, il coro “se il tifo non ce l’hai, te lo facciamo noi”, teso a sottolineare la totale assenza di una tifoseria organizzata per la squadra di casa.

Nel secondo tempo regalano un’ulteriore nota di colore accendendo un fumogeno e continuando a cantare, con intensità,  e a sventolare le proprie bandiere, avvolti dal fumo creatosi, di fatto donando al tutto quella sorta di atmosfera romantica ormai quasi del tutto sparita dagli stadi nostrani, a causa degli assurdi divieti che ormai tutti conosciamo.

Sul campo la partita, nonostante sia affrontata a viso aperto da entrambe le squadre, risulta sostanzialmente avara di emozioni degne di rilievo. La seconda frazione di gioco si apre con un botta e risposta fulmineo, con il gol della squadra ospite al cinquantesimo ed il pareggio dell’Argentina dopo una manciata di secondi. Poi si avvia alla conclusione con il risultato in parità, nonostante la Lavagnese, con il trascorrere del tempo, abbia comunque aumentato nettamente il ritmo della partita e schiacciato sempre di più gli avversari nella propria metà campo. Al triplice fischio del direttore di gara, però, il risultato non ha subito ulteriori variazioni, e la partita termina quindi con un pareggio per 1 a 1.

Dopo i saluti di rito tra i giocatori avversari, la formazione bianconera, infine, si dirige compatta sotto il settore dei tifosi provenienti da Lavagna, per ringraziarli del sostegno ricevuto nel corso dei novanta minuti di gioco, mentre gli ultras bianconeri continuano a cantare senza sosta e continueranno a farlo anche quando i calciatori avranno già raggiunto gli spogliatoi.

Daniele Caroleo.