La Real Sebastiani Rieti e la Fortitudo Bologna si sono affrontate, venerdì 25 maggio 2024, sul parquet del PalaSojourner per gara 3 della semifinale playoff del campionato di A2, con la squadra di casa chiamata a rovesciare il doppio vantaggio bolognese sancito dai due precedenti confronti del PalaDozza.

I seggiolini dell’impianto sono stati occupati da un gran numero di spettatori, che hanno anche potuto omaggiare Gianfranco Sanesi: nel corso dell’intervallo la società di casa ha ritirato la maglia da gioco dell’atleta di Rieti, che ha ininterrottamente vestito i colori amarantocelesti dal 1978 al 1990. Per lui la curva sabina ha esposto uno striscione: “Della Sebastiani sei tra le leggende…La tua numero 12 per sempre risplende. Onore a Gianfranco Sanesi”. La società ha anche allestito una coreografia, che all’inizio della partita ha colorato il palazzo con dei cartoncini su cui erano riportate le parole del nuovo inno realizzato dall’artista Piero Bolognini.

L’atmosfera che ha accompagnato le azioni di gioco è stata infernale: i decibel sono stati elevati per tutta la partita e canestri e rimbalzi sono stati spesso sovrastati da boati assordanti. Dal punto di vista del tifo organizzato la partita è stata arricchita da due tifoserie che sono apparse in grande spolvero. Ottima, nella Curva Terminillo, la prestazione degli ultras reatini, che si sono ben compattati nella parte bassa del settore, dietro i drappi appesi in balaustra. Dopo aver iniziato a scaldare la voce già nel prepartita, hanno accolto i giocatori con una sciarpata e una cartata, poi voce, battimani e bandierine hanno caratterizzato un tifo continuo e rumoroso, alimentato anche da una gara che è stata aperta fino all’ultimo secondo. Nei momenti più caldi dell’incontro, soprattutto quando la squadra di casa annullava le fughe nel tabellone degli ospiti, i ragazzi di Rieti sono riusciti, più volte, a trascinarsi dietro il resto del pubblico, rendendo il palazzetto caldissimo. Al sostegno hanno partecipato tanti volti giovani, un patrimonio che ha tutte le potenzialità per garantire un futuro radioso al tifo cestistico sulle sponde del Velino.

La dolce serata primaverile di Rieti è stata impreziosita dalla presenza, nel settore ospiti, dello storico striscione della Fossa dei Leoni 1970, l’insegna di uno dei gruppi più longevi del panorama ultras italiano legato alla pallacanestro, simbolo di una storia cinquantennale che dagli albori del movimento continua a scrivere pagine di tifo e passione al seguito dell’aquila. Il sostegno degli emiliani ha confermato la fama che li precede: hanno cantato senza interruzioni, sono stati sempre in movimento, producendo battimani in quantità considerevole, e hanno fatto rullare il tamburo in modo perfetto. Il loro sforzo è stato ricompensato da una Fortitudo che ha sì ottenuto la qualificazione alla finale contro Trapani, sconfiggendo gli avversari con il punteggio di 58-60, ma che ha faticato moltissimo per contenere una Real Sebastiani Rieti che ha lottato fino all’ultimo, mostrando una tenacia che è stata giustamente esaltata dagli ultras locali, soddisfatti per l’impegno profuso dagli atleti amarantocelesti. La sirena finale ha invece mandato in estasi il settore ospiti, con gli ultras bolognesi che si sono ammassati alla balaustra per esultare in maniera incontenibile per il passaggio del turno.

Testo di Andrea Calabrese
Foto di Andrea Calabrese e di Marco Gasparri