Pubblico delle grandi occasioni al Bellucci di Pompei per una giornata storica per il calcio locale. Giocarsi la serie D, in una semifinale dei play off nazionali contro una squadra blasonata come quella dei siciliani del Pro Favara è un grande orgoglio per gli sportivi Pompeiani, che fino a due anni anni fa non avevano nemmeno una squadra.

Dal punto di vista ultras, dopo le vicissitudini occorse al gruppo Primo Daspo sul quale sono piovute numerose diffide dopo la trasferta di Ischia della scorsa stagione, l’ambiente è riuscito a ricompattarsi sotto altri vessilli ma con la stessa identica passione. I Favaresi invece sono arrivati in città già in mattinata, in un centinaio di unità circa, accolti con rispetto da una delegazione di ultras rossoblù che hanno offert loro da bere e mangiare, in continuità con il clima disteso che già in settimana si era avvertito sui social e che ha permesso, alle istituzioni ed alle società, di far aprire il settore ospiti che era rimasto chiuso durante quasi tutto l’anno per inagibilità.

All’interno di uno stadio che presenta il tutto esaurito, il clima si presenta altrettanto tranquillo nonostante l’altissima posta in palio. Il settore del tifo di casa accompagna l’ingresso delle squadre in campo con un copricurva rossoblù, una fumogenata con gli stessi colori sociali ed una serie di fuochi pirotecnici; in contemporanea gli ospiti puntano subito su un gran tifo in cui importante è anche l’impatto visivo, enfatizzato dalla scelta di mettersi tutti a torso nudo.

La partita in campo scorre via senza particolari emozioni, sembra che le due squadre fossero frenate dalla paura di perde, non a caso il match terminerà con uno 0 a 0, fortuna che sugli spalti i due gruppi non si sono mai risparmiati, cantando senza soste; giusto un calo da parte ospite ad inizio secondo tempo, ma dopo una notte di viaggio e sotto un sole cocente ci può stare. Degna di nota, sempre nel secondo tempo, una sciarpata favarese mentre per il resto tutto è rimandato alla gara di ritorno in Sicilia, dove si attende un ambiente altrettanto caldo e carico, in cui le previsioni già parlano di oltre tremila spettatori pronti a spingere i locali; sarebbe anche un banco di prova importante per gli ospiti, chiamati ad una lunga trasferta verso l’isola dopo questi anni di sfide esclusivamente regionali. Non resta che aspettare il futuro e scoprire le sorprese che porta con sé.

Emilio Celotto