Partita interessante quella di oggi, sia dal punto di vista della classifica delle due squadre e sia dal punto di vista dei tifosi sugli spalti. Il Savona e la Lavagnese occupano infatti, al momento, le posizioni alte della classifica della serie D e per questo motivo si preannuncia un incontro molto combattuto sul rettangolo di gioco. Per quanto riguarda le tifoserie, invece, personalmente ho avuto già modo di vederle all’azione entrambe, anche nel recente passato, e mi hanno sempre fatto una buonissima impressione.

La tifoseria di casa si presenta come al solito compatta nella parte centrale della gradinata. L’apporto vocale è costante, con alcuni bandieroni, sventolati molto spesso, che fanno da cornice alla loro ottima prestazione. Cori contro gli odiati rivali della Sanremese e quello ormai consueto in ricordo di Claudio Bosano, storica figura delle tifoseria savonese recentemente scomparso. Da registrare, infine, la totale indifferenza nei confronti della tifoseria ospite.

Tifoseria ospite che fa il suo ingresso all’interno dello stadio Bacigalupo di Savona solo intorno al ventesimo minuto di gioco. Il motivo di questo ritardo è presto spiegato. Il settore ospiti dello stadio, in pratica, risulta inspiegabilmente chiuso e i ragazzi provenienti da Lavagna vengono invitati ad accedere presso la tribuna dello stesso impianto sportivo, pagando il prezzo del biglietto per quel settore. Una richiesta accolta di certo non positivamente dagli ultras bianconeri che protestano fortemente, sia per il costo, molto alto, per l’acquisto del tagliando e sopratutto per le motivazioni che hanno indotto i responsabili della sicurezza a chiudere il settore destinato alla tifoseria ospite. Secondo la biglietteria e le forze dell’ordine all’esterno dello stadio, infatti, i tifosi lavagnesi avrebbero dovuto comunicare anticipatamente il loro arrivo e la loro volontà di assistere alla partita. E non avendo ricevuto alcun tipo di comunicazione, gli addetti preposti hanno pensato bene di chiudere il settore.

Un po’ come nei ristoranti più in voga, dove per sederti e mangiare, il sabato sera, devi farti riservare un tavolo con largo anticipo. Quanto stiamo raccontando, quindi, valga anche come monito per tutte i tifosi che intendono venire ad assistere alle partite in quel di Savona: da oggi in poi bisognerà prenotare. Basterà telefonare ed il maître avrà cura di riservarvi il tavolo migliore, con vista esclusiva sul campo di gioco e magari lontano dai bagni.

Al di là delle battute amare che si potrebbero ulteriormente sprecare su questa situazione davvero paradossale, venutasi a creare a causa della sostanziale incompetenza di chi di dovere, gli ultras bianconeri si sistemano comunque nella parte alta della tribuna dello stadio, affiggono lo striscione “Irriducibili” sulla balaustra, ed iniziano a sostenere la propria compagine impegnata in mezzo al campo. Sono circa una decina, ma cantano davvero con continuità ed intensità. Moltissimi i cori contro gli storici rivali di Chiavari.  Da registrare, anche da parte loro, la più totale indifferenza nei confronti della tifoseria di casa.

Sul campo le due squadre si danno battaglia. La partita è giocata a buoni ritmi e si verificano diverse occasioni da rete, da una parte e dall’altra. È il Savona, comunque, al termine dei novanta minuti di gioco, ad assicurarsi l’intera posta in palio, grazie ad un gran goal, realizzato con un bel tiro da fuori area, di Damiani, per altro ex della Lavagnese. Una vittoria che lancia gli striscioni al secondo posto in classifica e che scatena, ovviamente, l’entusiasmo dei sostenitori savonesi presenti oggi allo stadio.

Testo di Daniele Caroleo.
Foto di Antonio Scaringi.