Derby che più derby non si può e come tradizione vuole, l’incontro ha il suo gustoso antipasto servito come prezzo del biglietto del settore ospite: l’Empoli lo fissa a 30 euro, prezzo decisamente alto per un settore popolare ma ormai il calcio è questo.

In barba ai discorsi che vengono fatti nei salotti buoni, la società Fiorentina decide di andare incontro ai propri tifosi comprando parte dei ticket e scontandoli di 10 euro, iniziativa che il popolo viola sembra apprezzare.

Malgrado non ci sia il tutto esaurito e malgrado non si possa parlare di invasione viola, il numero dei tifosi fiorentini è cospicuo, certamente favorito dalla vicinanza tra Empoli e Firenze.

Settore ospiti che prende vita con parecchio anticipo rispetto all’inizio dell’incontro, sono tanti i viola che arrivano con i mezzi propri ed il servizio d’ordine deve fare un bel lavoro per incolonnare e indirizzare i tifosi verso i settori a loro destinati.

Empolesi che “battono” il territorio nei pressi della Maratona, poi all’interno dello stadio il loro colpo d’occhio non è male; infatti la parte inferiore è come al solito esaurita ed anche la zona superiore conta pochi posti vuoti.

I viola scaldano le ugole qualche minuto prima dell’ingresso in campo delle squadre. Il tempo per salutare la controparte e ribadire la propria superiorità territoriale, poi è l’ora di iniziare ad incitare la squadra.

I Fiorentini accolgono le squadre in campo con una bella sciarpata contornata da bandiere e bandiere a due aste, tutti i settori partecipano alla coreografia; poi, durante la partita, sarà lo spicchio centrale a tirare le redini del tifo, coadiuvato saltuariamente dal restante pubblico.

Anche gli empolesi si esibiscono in una sciarpata mentre alcuni bandieroni vengono fatti sventolare nella parte bassa della Maratona.

Il tifo è fin dalle prime battute avvincente: viola ed azzurri ci danno dentro alla grande e specialmente nella prima fase non mancano le offese reciproche che infiammano anche i tifosi più pacati. Se da una parte è scontato il coro “Voi siete schiavi di Firenze”, dall’altra si risponde “Voi siete come la Juve”. Poi non mancano le classiche offese che scaldano e non poco l’ambiente.

Non manca il tifo per le rispettive squadre. I viola, nonostante giochino in trasferta, sono organizzati bene: qualche lanciacori spalle al campo coordina il tifo ed in alcuni frangenti il settore occupato dagli ultras riesce a coinvolgere anche il restante pubblico per un tifo che risulta essere continuo, con poche pause e con qualche bel picco d’intensità. Settore che vede quasi perennemente in movimento un paio di bandieroni ma qua e là spuntano pure diverse bandierine ad accompagnare i cori.

Gli Empolesi di fronte ad un avversario titolato non abbassano lo sguardo e sfoderano una discreta prestazione. Anche per loro tanti cori con i Desperados che tirano le fila del tifo. La Maratona risponde piuttosto bene e, anche in questo caso, i momenti di silenzio vanno ricercati con il lumicino. Incitamento degli azzurri che cala nella ripresa, del resto la squadra dopo un buon avvio ed un buon primo tempo si scioglie come neve al sole e chiude l’incontro sotto di quattro gol; ovvio che il tifo risenta del risultato, con lo zoccolo duro degli ultras azzurri che prosegue la propria prova. Ma manca il contorno, e ciò non è proprio un dettaglio.

Facile immaginare l’euforia dei viola che infatti sono un rullo compressore e chiudono la propria prova in crescendo, esponendo nella ripresa anche tre striscioni di diversa natura.

Pronostico rispettato, la viola vince ed inguaia un Empoli che non riesce a segnare. Un po’ di malumore serpeggia tra il pubblico di fede empolese anche se gli ultras ribadiscono a chiare lettere la loro vicinanza alla squadra.

Valerio Poli.