Derby toscano molto sentito dalle due tifoserie, divise da una vecchia rivalità che ormai si perde nella notte dei tempi, ma di generazione in generazione questo astio è sempre stato rinnovato a suon di cori, striscioni e di qualche azione che un tempo era possibile.

Passano i tempi, cambiano le mode ma questo incontro catalizza ancora l’attenzione delle due tifoserie e ciò si percepisce sia dai numeri in gioco, sia dall’atmosfera che si respira intorno allo stadio. Una parte di ultras senesi si ritrova in Piazza del Campo per la classica bevuta prepartita, poi si sposta dietro la loro curva per proseguire con il programma della giornata: corteo per le vie del centro, qualche fumogeno acceso, tanti cori e gli immancabili video o foto dei turisti che non capiscono tutto questo entusiasmo per una semplice partita di calcio.

Mossi dall’evidente ebrezza del derby, qualche senese si porta vicino al divisorio tra le due tifoserie, partono un paio di cori offensivi verso i rivali che intanto stanno arrivando con pullman e mezzi privato. La polizia come al solito vigila con un discreto schieramento di uomini, la zona è sorvegliata e le due tifoserie son ben separate da un tratto di strada usato come cuscinetto, tanto che tra di loro non riescono nemmeno a vedersi.

Ospiti che sono annunciati sopra le mille unità, numero non proprio da disdegnare visti i tempi che corrono. Il popolo livornese va a prendere d’assalto i due spicchi del settore ospite dello stadio Artemio Franchi. I padroni di casa si posizionano a centro curva, un paio di striscioni a marcare il territorio ed un pio di pezze della Siena Non Tesserata vengono appese alla vetrata, mentre il gruppo cresce e ad inizio partita il colpo d’occhio non è affatto male, ne guadagna anche la sciarpata che accoglie le squadre in campo che risulta abbastanza compatta.

Livornesi che ad inizio partita sventolano un buon numero di bandiere, anche in questo caso l’effetto ottico non è affatto male, l’amaranto è l’assoluto dominatore del settore ed un drappo giallo-nero dei gemellati dell’AEK di Atene emerge cromaticamente e cattura l’attenzione. Per gli ospiti pezze in mano e settore occupato dagli ultras che si fa sentire fin dall’inizio della partita: i cori si alzano senza troppi problemi e le pause sono azzerate, la gente partecipa attivamente e non c’è dubbio che la prova sia sicuramente positiva.

Anche i senesi, forti dei numeri a disposizione, si fanno sentire e vedere: tanti battimano, parecchi cori per la squadra ed un paio di bandiere che sventolano senza soste nella parte bassa della curva.
Non mancano i cori offensivi che si scambiano le due tifoserie, sono numerosi e ben distribuiti lungo tutto l’arco della gara così come non mancano gli striscioni di rito. I padroni di casa ne espongono due di chiara matrice offensiva: il primo recita “Livornese autorizzato anni fa ti avrei rispettato” ed il secondo è un semplice ma diretto “Livornese 113”.

Gli ospiti puntano più sui vecchi e nuovi giocatori: il primo striscione richiama alla memoria un ex giocatore amaranto scomparso durante la settimana “Ciao Balleri… vecchio lupo amaranto”, l’altro è per l’attuale numero uno fuori per infortunio “Chi nasce con il salmastro nelle vene non si arrende mai…Mazzoni uno di noi!”.

L’alternanza delle reti non incide troppo sulla prova delle due tifoserie, il Livorno passa in vantaggio ma i padroni di casa non si demoralizzano e continuano ad incitare la squadra, poi la partita si fa vibrante negli ultimi minuti con il Siena che agguanta il pareggio quasi a partita finita, facendo esplodere tutto lo stadio che si lancia in un paio di cori offensivi verso i rivali seguiti perfino dal pubblico di tribuna!

Nei minuti di recupero, il Livorno passa nuovamente in vantaggio e strappa la vittoria, esultanza scomposta degli ospiti e partita che finisce con giocatori e dirigenti amaranto che si portano sotto il settore dove qualche tifoso pensa bene di scavalcare la vetrata per prendersi la maglietta d’ordinanza.

Mastica amaro il pubblico bianconero per un pareggio che ormai sembrava scontato, fuori dell’impianto qualcuno sembra muoversi per cercare il contatto e pare che qualche leggero contatto ci sia pure stato a leggere le cronache, ma come al solito, in queste circostanze se non sei presente è inutile e dannoso sbilanciarsi. Di una cosa posso esserne certo, il derby è stato pienamente onorato dalle due tifoserie. Appuntamento al ritorno!

Valerio Poli