Inizio di campionato alquanto turbolento per il Siracusa. Il club aretuseo dopo sei giornate occupa infatti il tredicesimo posto in classifica frutto di tre pareggi e altrettante sconfitte. Al De Simone arriva il Nebros, nuova realtà del calcio siciliano frutto della fusione tra Due Torri e Acquedolci, con la sede legale rimasta in quest’ultimo comune (anche se le gare interne vengono disputate a Gliaci di Piraino causa momentanea indisponibilità dell’impianto acquedolcese).

Passata l’ondata della Serie C e ripartiti dai bassifondi calcistici gli ultras siracusani annaspano dunque loro malgrado in Eccellenza tenendo però sempre in alto la loro ormai storica tradizione ultras all’interno di un girone che offre anche buoni spunti dal punto di vista del tifo grazie alla presenza di piazze importanti come Ragusa, Barcellona Pozzo di Gotto e Lentini. Durante la gara gli azzurri si metteranno in mostra con un tifo continuo e rumoroso, caratterizzato da molte manate e qualche torcia. Eloquente lo striscione “Il vostro rendimento non è di nostro gradimento”.

Il responso del campo non è tuttavia quello atteso dai supporter di casa. Il Siracusa va in vantaggio chiudendo il primo tempo sull’1-0 per poi farsi riprendere – dopo aver subito due espulsioni – a dieci minuti dal termine, rischiando anche di capitolare a tempo ormai scaduto. Come sovente accade la discesa negli inferi da parte di club blasonati non coincide matematicamente con una facile risalita. Le sabbie mobili del dilettantismo sono spesso irte di difficoltà e assai insidiose da affrontare.

Foto di Simona Amato

Testo della redazione