“SOLO CHI SOFFRE IMPARA AD AMARE… NOI TI AMIAMO, SOFFRIAMO E CON TE TORNEREMO GRANDI!!!”: la scritta, riportata su uno striscione a sfondo giallorosso, campeggia al centro della tribuna della piscina di Imperia, dove, tra qualche minuto, si affronteranno, per una gara valevole per il campionato di serie A1 femminile, la Rari Nantes Imperia e la capolista di questo torneo, la Plebiscito Padova. Una frase, per altro, già utilizzata, se non erro, nella vicina Genova, sponda rossoblu, un po’ di anni addietro, ma che in questo momento fotografa perfettamente l’attuale situazione della squadra imperiese e dei suoi sostenitori.
Poco meno di due anni fa, infatti, queste due squadre si affrontavano in un’accesissima finale play off che vedeva vittoriose proprio le ragazze di Imperia. Sfida che poi si è ripetuta l’anno successivo, con la vittoria, questa volta della compagine veneta. Quest’anno però la situazione è totalmente diversa: Padova, infatti, continua ad essere una delle squadre più forti del campionato, mentre l’Imperia lotta, in penultima posizione, per la salvezza.
La stagione molto deludente e i malumori intorno alla stessa squadra, hanno determinato una notevole disaffezione da parte del pubblico di casa, presente quindi in poche unità oggi alla piscina “Felice Cascione”.
Prima della partita ho avuto modo di parlare, solo telefonicamente, con Igor, il responsabile della parte più calda della tifoseria giallorossa, anche perché mi avrebbe molto fatto piacere poter approfondire meglio la storia degli “Ultras Rari Nantes Imperia”. Purtroppo però, per motivi lavorativi, oggi Igor non potrà presenziare alla partita e decidiamo, quindi, di rimandare la nostra chiacchierata in occasione della prossima sfida casalinga.
Ne approfitto comunque per scattare qualche foto ed osservare, nel contempo, il modo di tifare e sostenere la squadra da parte dei tifosi durante la partita in vasca, piuttosto diverso (almeno in questa occasione) rispetto ai campi di calcio ai quali sono abituato. L’utilizzo del tamburo è, di fatto, fondamentale, sopratutto per incitare le giocatrici nelle fasi di attacco. Gli Ultras hanno inoltre distribuito agli altri tifosi, prima dell’inizio della partita, alcune bottiglie di plastica, gialle e rosse, evidentemente piene di sabbia e sassolini, invitando ad agitarli seguendo il ritmo del tamburo per creare un effetto sonoro davvero particolare e coinvolgente. Vengono inoltre consegnate alcune bandiere giallorosse ad alcuni giovani sostenitori, affinché vengano sventolate per creare anche un po’ di coreografia e per colorare la tribuna che, ahimè, risulta comunque e quasi del tutto vuota.
Sul fronte opposto si segnala la presenza di un unico tifoso proveniente da Padova. Solo, sì, ma sicuramente molto rumoroso. Si sistema nella parte destra della tribuna, affigge un paio di pezze biancorosse e poi inizia il suo personalissimo show, piuttosto goliardico. Lancia alcuni cori in sostegno della propria squadra, augura alla Rari Nantes Imperia di restare in serie A e poi, tra un allegro balletto al ritmo della musica diffusa attraverso l’impianto audio della piscina, e qualche ulteriore urlo di incitamento, ha anche il tempo di “rubare” uno degli accappatoi delle ragazze padovane per indossarlo e cercare, simpaticamente, di mimetizzarsi.
Una serie di divertenti siparietti che attirano, sicuramente, l’attenzione del pubblico presente, visto anche l’andazzo della partita in acqua. La Rari Nantes Imperia, infatti, riesce a reggere a malapena il primo quarto di gioco, chiudendolo sull’uno a due. Nelle seguenti frazioni di gioco, però, la squadra veneta mostra, impietosamente, la propria superiorità e dilaga, fissando il risultato finale sul 7 a 19, per la gioia di quel singolo sostenitore al seguito della propria compagine.
Come promesso, avrò comunque modo di tornare a bordo vasca per effettuare qualche altro servizio fotografico (speriamo in occasioni sicuramente migliori) e per conoscere ed osservare più approfonditamente la tifoseria giallorossa.
Daniele Caroleo.