Dopo il derby della settimana scorsa a Bologna, la Spal ritorna al Paolo Mazza per affrontare il Sassuolo in un incontro fondamentale per la salvezza.

La giornata autunnale non impedisce a più di 11.000 persone di raggiungere lo stadio ferrarese. La tifoserie ospite conta di circa 150 presenze, comprensive di una rappresentanza di Curva Nord Sassuolo, tornata di nuovo in trasferta dopo la recente fine dei daspo che avevano colpito il gruppo.

La Curva Ovest accoglie le squadre in campo con una sciarpata che coinvolge anche la gradinata, ma il vantaggio del Sassuolo al primo minuto raffredda inevitabilmente l’entusiasmo generale della curva di casa, ma non della parte centrale che continua come sempre il tifo fino ad oltre il novantesimo. Seppur tra alti a bassi non mancano i bandieroni, sventolati incessantemente ad accompagnare i vari cori ed i battimani. Da segnalare un coro contro il patron del Sassuolo Squinzi, identificato non come presidente della squadra modenese ma come rappresentante di un calcio moderno distante dai valori delle curve.

Sul fronte apposto la tifoseria neroverde, galvanizzata dal vantaggio, offre un buona prestazione che a tratti riesce a coinvolgere buona parte della curva. La zona trainante è naturalmente quella centrale, che si presenta per quasi tutta la partita a torso nudo. Curioso il momento nel quale i ragazzi della Curva Nord, riprendendo un tema tipico della goliardia, cantano con le scarpe in mano.

A fine partita, mentre i giocatori del Sassuolo vanno a festeggiare con i propri tifosi, la formazione biancoazzurra viene chiamata sotto la propria curva e incitata nonostante il periodo di risultati negativi.

Enrico Garutti.