Prima d’iniziare la tifocronaca è doveroso citare la sudditanza psicologica di parecchi media nel raccontare le presenze di tifosi alle partite della Juventus: nello scorso mercoledì (sulla capienza totale dello Juventus Stadium di 41.475 posti), nel derby di Coppa Italia contro il Torino erano presenti 32.863 paganti, quest’oggi al Braglia il netto fra paganti e abbonati è di 17.755 (14.046 paganti e 3.709 abbonati), su una capienza complessiva di 21.151 posti. Eppure, ad ogni partita dei bianconeri, si parla sempre ed indifferentemente di “tutto esaurito”, anche se i dati non dicono esattamente questo, riportando sì alti afflussi, ma non sempre fino a riempire l’ultimo posto disponibile. E non me ne vogliano i tifosi della Vecchia Signora, che presenziano da par loro sì con numeri importanti ad ogni partita della loro squadra: il discorso riguarda semplicemente il servilismo dei media che non fa onore agli stessi e di cui non avrebbe bisogno nemmeno la squadra bianconera.
Per continuare con lo spirito del calcio moderno, l’odierna sfida tra Carpi e Juventus è in programma alle ore 12:30 della domenica, con svariati ringraziamenti da chi dovrà saltare il rito del pranzo domenicale per assistere a questa partita.
Come accennato in precedenza, allo Stadio Braglia accorrono 17.755 persone. Ovviamente erano parecchi anni che non si vedevano numeri simili nell’impianto modenese.
Nella Curva Montagnani, dove trovano spazio i tifosi del Carpi, quest’oggi si vedono pochissimi spazi vuoti, chiaramente, per via dell’arrivo dei campioni d’Italia, anche i biglietti del settore di casa vanno a ruba.

A inizio partita, il gruppo Irriducibili srotola un bandierone con impresso lo stemma sociale del Carpi, affiancato da qualche bandierina bianca e rossa ai lati dello stesso; coreografia abbastanza riuscita.
Nonostante il settore pieno, il livello di sostegno degli ultras biancorossi è circoscritto alla balconata centrale, ciò nonostante in parecchie occasioni si fanno sentire, con i classici cori di sostegno alla squadra, parecchi dei quali secchi.
A livello visivo cito lo sventolio di 2-3 bandieroni al di sotto della balconata, con l’aggiunta di una sciarpata (sempre circoscritta alla stessa) nel finale di gara, nel momento esatto del termine della partita, con la loro squadra che applaudirà a distanza i loro sostenitori.
Ovviamente assenti i gruppi che rifiutano per protesta di presenziare nelle partite in quel di Modena, vale a dire i Guidati Dal Lambrusco, Carpi Casual e Wild Dogs.
Com’era prevedibile, lo stadio è invaso da migliaia di tifosi juventini, in ogni settore e posto (anche nella Curva Montagnani).
Nella consueta curva ospiti trovano spazio i gruppi organizzati della Curva Scirea, nell’altra parte del settore invece gli striscioni dei vari club di tifosi, giunti da ogni parte d’Italia.
Il sostegno dei supporter bianconeri parte fin dal riscaldamento della loro squadra, un bel mix di bandiere, bandieroni e due aste accoglie le squadre in campo, bandiere e bandieroni che si vedranno poi per tutto l’arco della partita.
Nel secondo tempo, la parte più attiva del settore effettua anche una sciarpata, parecchio riuscita.
Sul piano vocale, l’andamento della partita aiuta molto il sostegno dei loro beniamini in campo, che verranno omaggiati da notevoli cori, anche indirizzati ai singoli giocatori, oltre ai quali ce ne saranno anche per i diffidati, così come non mancheranno cori offensivi indirizzati ai granata, agli interisti, fiorentini, napoletani ed anche agli inglesi del Liverpool, seguito da un “Chi non salta è un inglese di….”, segno evidente che la tifoseria juventina (a distanza di 30 anni) non dimentica la terribile tragedia dell’Heysel.
A fine partita, grazie alla vittoria per 3-2, raccoglieranno l’abbraccio della loro squadra con la classica corsa sotto il settore.
Tra le due tifoserie, eccetto qualche sfottò isolato, nessun tipo di problema in questo loro primo confronto ufficiale della storia.

Francesco Passarelli.