Una bellissima giornata di sole mi accoglie a Bolzano in questo giorno di Pasquetta. Previsto il tutto esaurito nel piccolo Druso. Polverizzati in pochissimo tempo i biglietti ospiti ma anche la tifoseria di casa risponde presente, esaurendo in pochissimo tempo la scorta di tagliandi a propria disposizione.

Grandissima atmosfera all’interno dello stadio. Tralasciando un attimo gli ospiti, che non hanno assolutamente bisogno di presentazioni, vorrei soffermarmi inizialmente sul pubblico di casa che, tra fiumi di birra, si approsima al fischio di inizio allorquando accoglie gli undici in campo con un’inattesa passione. Bella coreografia, semplice e riuscita nella gradinata principale dove sventolano bandierine biancorosse, mentre di fronte, nel settore ultras, defilato in un angolo della tribuna coperta, un telone copricurva saluta e incoraggia i propri beniamini prima dell’incontro. Stadio senza barriere o divisioni fra le tribune e il terreno di gioco, con gli spalti addossati al campo, che rievoca insomma nell’impostazione un tipico stadio all’inglese, anche se qui si parla tedesco. Il tifo canoro è sporadico e meno partecipato rispetto all’enfasi folkloristica dei primi minuti, comunque, anche se in lontanza, il gruppo ultras è sempre attivo.

Nell’angolo opposto della stessa tribuna, mi ritrovo i baresi. Tantissimi venuti da Bari, ma non solo, come da tradizione di ogni tifoseria che gioca al Nord e che esercita sempre quell’irresistibile richiamo delle radici in tanti emigrati in zona, per motivo di lavoro o studio. Non c’è bisogno di particolari presentazioni per una realtà di questo tipo. Il loro sostegno alla squadra non si ferma mai, costante per tutti i 90 minuti e oltre. Bandieroni sempre al vento e in controtendenza rispetto a quel che l’impianto potrebbe evocare dal punto di vista strutturale, offrono il classico tifo di stampo italiano ultras, cadenzato dai tamburi, caratterizzato da tanti cori a ripetere, battimani e fumogeni accesi ripetutamente. A tratti si fanno sentire prepotentemente, anche quando la squadra sembra mostrare qualche evidente difficoltà, superata anche grazie al loro generoso sostegno, con il quale si assicurano al 93esimo una vittoria ormai insperata, regalando al proprio pubblico la possibilità di cullare ancora quel sogno comunque difficile che si chiama Serie A. Ma d’altronde quale sogno ardito non è difficile e quale darebbe così somma gioia da esser definito sogno, se poi difficile nella sua realizzazione non è?

David Hahn