È tutta colpa nostra, di noi tifosi.
Siamo colpevoli di seguire da anni una squadra che non vince un campionato, anche fosse di eccellenza.
Siamo colpevoli di aver sostenuto, dopo aver macinato gli ennesimi km, per novanta e più minuti la squadra della nostra città.
Colpevoli di averlo fatto per l’intero campionato, anche quando le prestazioni erano deludenti.
Colpevoli di aver tifato a squarciagola per l’ennesima stagione passata ad inseguire “gli altri”, chiunque fossero.
Una colpa, la nostra, che viene da lontano: sono anni che lottiamo disperatamente per tornare nel calcio che conta, sono anni che immancabilmente mastichiamo amaro.
Il Taranto oggi esce sconfitto da Francavilla in Sinni e alza bandiera bianca nella rincorsa al primo posto.
Ma noi saremo al nostro posto anche domenica prossima, perché siamo colpevoli, sì, di amare visceralmente i nostri colori, la nostra città, la nostra terra.
Taranto, finché morte non ci separi.