Il calcio ormai si gioca in ogni giorno e ad ogni orario. Scordiamoci le partite in contemporanea alla domenica pomeriggio, quello è un retaggio del passato che ormai ricordano solo in pochi. Del resto il passaggio da sport ad industria è un processo ormai ben avviato e consolidato, perciò il business fa la parte da leone in barba a tanti bei discorsi filosofici che i soliti beninformati ci ripropongono saltuariamente per convincerci della bontà del progetto. Detto questo, giocare un turno di campionato di serie D in un giorno lavorativo alle ore 15 è un atto che prevede un mix tra coraggio e pazzia, coraggio nel senso negativo del termine per imporre una data oggettivamente infelice, pazzia per pensare che anche gli atleti possano assentarsi dal posto di lavoro per tirare due calci ad un pallone. In serie D c’è chi lavora e chi studia, passi per quest’ultima categoria che magari ha più tempo libero disponibile, ma per chi lavora le problematiche sono quelle conosciute ed ormai assodate.
La partita odierna si gioca allo stadio Comunale di Ghivizzano, nel settore centrale trovano posto i tifosi del Livorno, a maggior ragione che la tifoseria organizzata del Tau è pressoché inesistente. Nonostante il giorno e l’orario di cui sopra, da Livorno giungono un buon numero di tifosi ed ultras, quest’ultimi una volta appese pezze e striscioni, si danno un gran daffare per sostenere la squadra. Il tifo non viene mai meno e ciò assume ancora più valore in virtù della vittoria in trasferta che è un’altra volta da rimandare a data da destinarsi.