La semifinale di ritorno dei playoff nazionali di Eccellenza fra Terre di Castelli e Giulianova si gioca al “Ricci” di Sassuolo, impianto preferito all’abituale “Venturelli” di Castelvetro giudicato inadatto ad ospitare il flusso previsto di tifosi abruzzesi.

Dopo la gara d’andata, terminata 1-0 in favore del Giulianova, sono circa 1.400 gli spettatori presenti a questo match decisivo, divisi fra la tribuna dove viene convogliato il tifo locale (la maggior parte dei quali presenti più per l’importanza della partita che per una reale o consolidata tradizione di tifo organizzato) ed i distinti dove invece trovano posti i tifosi giallorossi ospiti; chiuse infine le due piccole curve.

Sono circa 700 i tifosi giuliesi che, al momento dell’ingresso nel loro settore, trovano un po’ a sorpresa un servizio d’ordine da categoria superiore per lo zelo mostrato: biglietto e documento alla mano, perquisizione meticolosa dagli steward, telecamera fissa puntata verso il cancello da cui lentamente vengono fatti entrare i presenti, insomma mancavano soltanto i tornelli e sarebbe sembrata a tutti gli effetti una partita di Serie A. A questa fiera dell’assurdo concorre anche il prezzo del biglietto che addirittura è di ben 21.50 €, diritti di prevendita compresi, soglia totalmente fuori scala per uno spareggio di Eccellenza.

A parte due semplici bandiere della società non c’è nulla di rilevante fra i padroni di casa. I tifosi del Giulianova invece riempiono quasi per la metà il settore dei distinti e iniziano a cantare già prima dell’inizio della partita. I presenti si raccolgono dietro il nuovo e lungo striscione CURVA OVEST GIULIANOVA oltre ad altri più piccoli come PRIMA LINEA, VECCHIO STILE, ecc. in mezzo ai quali si nota anche una pezza rossoblù dei Controtendenza di Bologna, amici da diversi anni.

Un bel primo tempo a livello canoro e tanti battimani sempre continui per poi calare nel secondo, quando circa trenta minuti di pioggia battente che fiaccano gli animi e il tifo, che poi riprenderà vigore fino al termine dei novanta minuti.

In campo, la squadra di casa pareggia il computo del totale portandosi sull’1-0 per cui si rendono necessari i tempi supplementari che, in mancanza di ulteriori cambiamenti porta ai rigori. Il tifo nei tempi supplementari si riaccenda diventando sempre più intenso fino al culmine dei calci di rigore dove è proprio il Giulianova ad aver la meglio guadagnandosi la finale. Sarà la squadra toscana del Terranuova Traiana l’ultimo scoglio che separa Giulianova dalla serie D e anche in questo caso, al piccolo impianto degli avversari dovrebbe essere preferito Motevarchi o San Giovanni Valdarno più adatti per un’altra prevedibile invasione di tifosi abruzzesi. Questa volta si spera non agli stessi esosi prezzi.

Luigi Bisio