A seguito della fusione con la Giacomense, la Spal torna a calcare una più consona (ex) Serie C2, dopo aver digerito anni di fallimenti sportivi e dirigenziali. Questa volta si spera che, dopo la facile trovata “burocratica”, i vertici della nuova Spal sappiano essere all’altezza della categoria e dei tifosi: pattuire una fusione è facile, mantenere un sodalizio sportivo su buoni livelli, invece, richiede serietà e competenza, cose che in questi anni a Ferrara sono spesso mancate.

Al fianco degli estensi però, almeno in trasferta, non c’è lo zoccolo duro del suo tifo ma solo un paio di tifosi in proprio: pur assicurando sostegno alla causa, i gruppi della Ovest hanno deciso di proseguire sulla propria linea e non sottoscrivere la “Supporters Card”, ragion per cui è per loro impossibile esserci oggi.

Buona cornice di pubblico per gli Orsi grigi, anche se limitatamente alla Curva visto che in tutto il resto dello stadio si contano circa 2.000 anime, numeri che un tempo erano irrisori in queste categorie, ma oggi tocca fare i conti con questi ordini di grandezza. Bella la cornice scenografica, con una fumogenata, una cartata ed una piccola coreografia verde   che rappresenterebbe il campo di gioco con i nomi dei calciatori su due aste.

In campo finisce con un equo 0-0.

Testo di Gilberto Poggi.
Foto di Alberto Cornalba.