Oggi si gioca Arcetese-Centese (per essere precisi ad Arceto, una frazione di Scandiano, ai confini fra Reggio Emilia e Modena) in un campo abbastanza obsoleto, con una tribuna recentemente omologata per 1.000 persone.

La tifoseria della Centese arriva circa 15 minuti prima della partita con 4/5 macchine; dopo aver fatto il biglietto, una bella foto di gruppo prima di occupare gli spalti.

Oltre alle pezze sempre presenti “Decima Mcmxii”, “B.D.C. Cento” e “L’alba dei giovani centesi”, c’è l’esordio della nuova pezza “Any given Sunday” (una pezza divisa in 4 con stemma della Centese Calcio, 1913, il logo di una birra ed Andy Capp, personaggio di una serie di strisce a fumetti di satira usato in parecchie curve italiane).

All’entrata dei giocatori viene fatta subito una sciarpata (dove spicca la prima sciarpa del gruppo B.D.C., bianco azzurra con scritto da un lato B.D.C. in rilievo bianco, dall’altro lato il simbolo principale, uguale alla pezza, di Andy Capp), seguita dall’accensione di alcune torce. Per tutto il primo tempo i cori non sono mai mancati.

In campo il match è stato abbastanza equilibrato ed entrambe le squadre hanno avuto diverse occasioni da goal. Dopo il vantaggio dell’Arcetese, su un rigore abbastanza dubbio (arbitraggio quantomeno discutibile), iniziano a partire diversi fischi ed anche offese, sia verso il giocatore che ha segnato sia verso la terna arbitrale.

Il tifo, nel frattempo, si carica lanciando svariati cori, quasi mai uno uguale all’altro. La Centese riesce a pareggiare facendo esplodere di gioia panchina e tifosi. La squadra ospite a questo punto ci crede ancora di più, e, dopo diverse occasioni sprecate, riesce ad andare ancora in goal mandando in tilt il tifo: per festeggiare, il gruppo si aggrappa alla rete, mimando anche alcuni passi di zumba.

Finalmente la partita finisce, la Centese vince in rimonta e prosegue la sua corsa nel difficile campionato di Eccellenza. Invece, “ogni maledetta Domenica”, per il tifo biancoazzurro è sempre vittoria, a prescindere dal risultato sul campo.

Fabio Bisio.