Un derby molto sentito tra le due tifoserie, un derby in cui, dopo più di tre anni di divieti, si rivede al Veneziani anche la tifoseria ospite, una tifoseria storica e di spessore. Tra chiusure permanenti del settore e mobilitazioni dei sostenitori monopolitani in estate, affinché gli ospiti potessero ritornare a Monopoli, negli ultimi anni abbiamo assistito alla presenza dignitosa e di tutto rispetto di “piccole” realtà, da sempre relegate dei campionati dilettantistici. Ripeto, con tutto il rispetto per chi si “sbatte” per la propria città, portandone in giro il suo nome ovunque, magari anche con una piccola rappresentanza, ma una tifoseria dal passato calcistico e ultras così importante, era un po’ che non la si vedeva dietro questa scusa della sicurezza.
Clima teso già dalle prime ore del pomeriggio, parecchi in città attendono l’arrivo dei sostenitori brindisini, fino a che la Celere non comincia a forzare la gente ad entrare, per dare il via libera alla carovana dei messapici ed evitare problemi di ordine pubblico. I primi pullman passano indisturbati assieme alle macchine, mentre l’ultimo bus arresta la propria corsa sotto la curva per far scendere alcuni ultras biancazzurri, cinte alla mano. Attimi di movimento, con le opposte tifoserie in azione: oltre ai consueti lanci di oggettistica varia, qualche contatto c’è stato ed è stato sedato con molta fatica dalle FdO, rimaste un po’ spiazzate da questa fermata non prevista dei sostenitori brindisini.
La curva nord, ad inizio partita, appare gremita, con i presenti che formeranno un “12” umano perenne di grande impatto, con i suoi “stilosi” drappi che sono un po’ la ciliegina sulla torta, per questa bella contesa di tifo che si fatica a credere sia solo Serie D. Numerosissimi gli sfottò, cortesemente ricambiati e ripetuti inviti a vedersi fine gara. Anche i battimani sono coordinatissimi, nonostante gli “occasionali” presenti, che non mancano mai in questi eventi dell’anno. Tanti gli striscioni, rivolti ad amici (Michele, che ritorna da una lunga convalescenza), rivali (il tarantino “Bombolo”), e a chi non c’è più (Leo Tinelli e Ottavio Mitrani).
Dall’altra parte ovviamente i messapici: numerosissime bombe carte fatte esplodere durante l’incontro, anche il loro sostegno è buono, nonostante la squadra si ritrovi sempre sotto, poi due aste e bandieroni sempre al vento.
A fine gara, mentre il Monopoli festeggia il 3 a 2 sotto la propria curva in delirio, gli ospiti sono convogliati forzatamente verso i propri mezzi. Questa volta il servizio d’ordine mantiene chiusi i cancelli della curva monopolitana al transito dei dirimpettai, riuscendo “quasi” a contenere non solo la voglia di scontro, ma anche l’entusiasmo per i 3 punti. Tant’è che i cancelli della Nord vengono alla fine sfondati e, anche se i brindisini sono oramai andati via, i locali sfogano la propria rabbia nei confronti della celere con altri 10 minuti di guerriglia dell’intera comunità bianco verde, ultras e non.
Da segnalare la presenza in Curva Nord dei ragazzi della Salerno non tesserata che, non avendo trovato i biglietti per Barletta, hanno scelto di passare la giornata con i fratelli monopolitani.

Massimo D’Innocenzi.