Ben 11.000 spettatori presenti al Manuzzi di venerdì sera e nuovo record storico di abbonati in B per il Cesena Calcio, nonché record stagionale per la categoria. Nessun’altra tifoseria di serie B, quest’anno, ha saputo fare meglio di così. Sono addirittura 8.186 gli abbonamenti sottoscritti dai sostenitori del “cavalluccio”, a cui si vanno ad aggiungere ulteriori 40 tessere acquistate dai giocatori e dallo staff tecnico della squadra romagnola, per poi donarli ad una cooperativa sociale da diversi anni molto attiva sul territorio. In totale fanno 8.226 abbonati che, assieme agli spettatori paganti (perlopiù frequentatori della Curva Mare che ancora oppongono una strenua resistenza alla sottoscrizione della TdT), da qui alla fine del campionato contribuiranno a spingere i bianconeri romagnoli verso il traguardo della salvezza intesa soprattutto in senso economico più che sportivo.

Come sempre avviene, dall’inizio dell’attuale torneo di B, anche stavolta non manca la presenza barese ultras, che arriva allo stadio a ridosso dell’inizio del match. Una volta entrati, espongono bandiere e stendardi, vengono immediatamente offesi dalla Curva Mare ed iniziano a beccarsi col gruppo dei casuals romagnoli appostato nel secondo anello dei Distinti. Fin dal loro ingresso nel settore ospiti, attaccano a sbandierare ininterrottamente, senza mai nemmeno un secondo di pausa, dando vita così ad una  macchia biancorossa in moto perpetuo che colorerà il settore ospiti per tutta la durata della partita. Davvero un bello spettacolo, sotto il profilo visivo, cosa che di questi tempi si vede poco in giro sui campi della serie B. Purtroppo, però, a far da contraltare all’ottima prova di colore, c’è da segnalare una prova vocale al di sotto delle aspettative, con pochi cori che arrivano a  farsi sentire sia in tribuna che in campo. Ma del resto non è certo colpa di questo ostinato manipolo di ultras baresi, arrivati in Romagna di venerdì sera, se il resto dei presenti nel loro settore non partecipa ai loro cori e se molti altri hanno deciso di restarsene a casa davanti alla tv. Peccato, perché in passato i Baresi avevano fatto sentire spesso, forte e chiara, la loro voce anche tra le mura del Manuzzi. Ma è anche vero che, dopo le vicende romanzesche che hanno caratterizzato (e tormentato) l’estate barese, non si può certo pretendere che il grosso della tifoseria biancorossa continui a seguire come se niente fosse le vicende di una squadra che non sente più sua, in quanto non più espressione della città di Bari, ma bensì espressione (e ostaggio) della famiglia/azienda Matarrese.

Ad ogni modo, tornando a parlare di quanto avvenuto sugli spalti, ci sarebbe voluta una prova vocale davvero maiuscola da parte degli ospiti per tenere testa ad una Curva Mare ancora una volta in gran spolvero, con una partecipazione al tifo davvero notevole da parte di tutto il secondo anello e di buona parte dei tanti ragazzi che assistono alla partita in piedi nel settore in basso della curva di casa. E proprio in questo settore, stasera, si fa notare una presenza piuttosto evidente di ragazzi provenienti da Bellaria, i quali espongono una nuova pezza che riporta un semplice 1988 realizzato col carattere e con i colori tipici dei loro tradizionali vessilli (nello specifico, il 1988 è l’anno di nascita dei vecchi Mad Men, storico gruppo bellariese che ha scritto importanti pagine di storia della Curva Mare), oltre ai ragazzi delle Menti Perdute, provenienti da Riccione e Misano Adriatico, che espongono il loro stendardo in vetrata e, tutti insieme, contribuiscono ad animare più del solito il primo anello della curva di casa. In particolare, la presenza di questi due gruppi è particolarmente evidente in occasione delle due sciarpate, che colorano la curva di casa nel corso del secondo tempo.

Dalla parte opposta dello stadio, nel secondo anello dei distinti, lato Curva Ferrovia, anche stavolta si nota la presenza “casuale” di quel gruppo di ragazzi che da un po’ di tempo a questa parte si è spostato per creare un nuovo focolare di tifo a sostegno dell’undici di mister Bisoli. Il loro supporto vocale, ad onor del vero, è più sporadico rispetto a quello, più continuativo, proveniente dalla Curva ed è spesso caratterizzato più da cori offensivi rivolti agli ospiti. Uno in particolare, piuttosto goliardico e divertente, richiama la mia attenzione. Praticamente, consiste nel pronunciare a gran voce il nome della squadra avversaria, per attirare l’attenzione dei sostenitori avversari posizionati in curva ospiti, salvo poi ripetere la stessa cosa, aggiungendo stavolta un epiteto non proprio amichevole allo stesso nome della squadra avversaria!

A dire il vero, come già successo in precedenza contro il Pescara, anche da parte della Curva Mare non si risparmiano cori offensivi nei confronti degli ospiti baresi. Un primo, classico, “Bari, Bari vaff……!” viene scandito con forza nel momento stesso in cui il manipolo di ultras biancorossi fa il suo ingresso sugli spalti, ed è la naturale conseguenza di una piccola rivalità che si è andata accentuando molto negli ultimi anni. I successivi cori offensivi, perlopiù goliardici, vengono scanditi probabilmente in modo provocatorio e polemico nei confronti degli assurdi e spropositati provvedimenti repressivi intrapresi ultimamente dai padroni del calcio per punire, ancora una volta, quelle curve considerate colpevoli di una non meglio identificata “discriminazione territoriale”, il cui confine è sempre difficile da delineare.

In poche parole, la moda del momento, per distogliere come sempre l’attenzione degli Italiani da fatti di cronaca e, soprattutto, da vicende politiche ben più importanti rispetto a quanto avviene attorno ai campi di calcio. Panem et circenses, dicevano i nostri antichi progenitori. E non a caso.

Vanno quindi ricondotti a questo atteggiamento dissacrante quei cori con cui la Curva Mare dà il “benvenuto in Italia” agli ospiti biancorossi.  E non potrebbero essere interpretati diversamente, dal momento che la tifoseria bianconera romagnola, nel corso del tempo, non si è mai contraddistinta per atteggiamenti di tipo razzista ed anzi, al contrario, vanta amicizie anche nei confronti di alcune tifoserie del Sud, come Palermo e, ultimamente, Juve Stabia, dei cui sostenitori soltanto la settimana prima sono stati ospiti proprio gli ultras del Cesena, accolti a suon di pizza e birra in occasione di una trasferta in terra campana.

Per concludere, sul campo la spunta il Cesena, autore di un ottimo primo tempo durante il quale riesce a mettere a frutto la propria superiorità tecnica e tattica, andando a segno per ben due volte. Ma i galletti biancorossi non sono certo saliti in Romagna per andare a ballare il “liscio” e così nel secondo tempo venderanno cara la pelle, dando parecchio filo da torcere alla banda di Bisoli e riuscendo anche ad accorciare le distanze.

Giangiuseppe Gassi.