Giornata molto grigia e piovosa, fortunatamente la pioggia cala d’intensità, fino a terminare la sua furia poche decine di minuti prima dell’inizio della gara. Resta il fatto che con questo clima è difficile vedere uno stadio pieno, per di più se l’incontro viene disputato nel giorno di Santo Stefano, quando la maggior parte delle persone è intorno ad una tavola imbandita con di tutto e di più. Fortunatamente c’è chi di dolci, spumanti e panettoni non ne può già più e preferisce prendersi la classica boccata d’aria incamminandosi verso lo stadio, e pazienza se il sole resta una chimera e l’ombrello è un fedele accompagnatore, l’Empoli è ai vertici della classifica e va seguito e sostenuto a dovere.
Da Padova arriva un buon numero di tifosi: a bordo di mini bus ed auto private giungono nel parcheggio destinato alla tifoseria ospite e, dopo un rapido controllo biglietto-documento, fanno il loro ingresso nel settore. I più intraprendenti si ritrovano dietro lo striscione “Vecchia Guardia 1994”, mentre qualche altro tifoso più disinteressato appende alla recinzione due bandiere granata.
Prepartita che scorre via nella massima tranquillità, le due tifoserie cominciano a prendere posto, lo stadio si anima ed alla fine, anche se i posti vuoti sono numerosi, non si può dire che il pubblico abbia disertato in toto l’appuntamento.
Ad inizio partita i Desperados fanno sfoggio delle loro bandiere, ne noto qualcuna nuova, ed anche i coinquilini degli Ultras Empoli mostrano qualche bandierina bianco-azzurra. Nel settore ospiti i Veneti fanno sfoggio di un bandierone granata, si compattano dietro lo striscione Vecchia Guardia e fanno partire i primi cori.
Intanto la società dell’Empoli Calcio premia l’ex di turno, Ciccio Coralli, protagonista e mattatore della giornata, al quale anche la Maratona Inferiore dedica un coro ad personam. Evidentemente il giocatore sa farsi ben volere dai propri tifosi e, per tutta risposta, anche gli ultras granata fanno partire il coro “Ciccio Coralli uno di noi”.
Inizia l’incontro e le due tifoserie cercano di stringersi accanto alle rispettive squadre. I padroni di casa possono contare su numeri più importanti, la Maratona è lontana dal tutto esaurito ma i Desperados si presentano con un buon numero di ultras nella parte centrale, mentre sull’estremità sinistra gli Ultras Empoli cominciano a farsi numericamente più interessanti. Gli ultras azzurri iniziano bene, i cori partono dalla zona centrale e, in alcuni casi, arrivano a coinvolgere anche le persone ai lati del gruppo principale, mentre a livello di colore, dopo l’ottimo inizio, restano alti spesso e volentieri un paio di bandieroni.
I granata, dopo un elogio all’alcool che nel padovano va molto di moda, passano a chiedere i tre punti alla squadra, poi intonano un paio di cori per il portiere Di Gennaro e per l’attaccante Coralli, al quale chiedono un gol. Richiesta esaudita dopo una decina di minuti: l’ex bomber azzurro, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, riesce a mettere il pallone alle spalle dell’estremo difensore azzurro Bassi. Cittadella in vantaggio ed esultanza degli ultras granata che cominciano a far sul serio ed aumentano i decibel.
Sull’altro fronte, gli Empolesi continuano a tifare come se niente fosse accaduto; qualche battimani è ben fatto ed in generale si può dire che il tifo viaggia su buoni livelli, qualche pausa non troppo prolungata ed una continuità che è apprezzabile denotano un impegno discreto.
Sulle ali dell’entusiasmo, i granata offrono una sciarpata dagli esiti più che positivi, dato che, oltre agli ultras attivi fin dal primo minuto, si uniscono anche i tifosi “normali” che spalleggiano i più agguerriti ultras anche in parecchi cori che vengono intonati. Se sul terreno di gioco, gol a parte, succede poco, sugli spalti la musica è diversa. Quando l’arbitro decreta la fine della prima frazione di gioco, gli ultras granata applaudono la squadra e sale convinto il coro “Vi vogliamo così!”.
La ripresa, sul terreno di gioco, vede l’Empoli costantemente nella metà campo avversaria per provare ad arrivare almeno al pareggio. La squadra di mister Sarri cerca insistentemente la via della rete, sospinta dal pubblico che nota l’impegno degli undici in campo. I Desperados continuano a dettare cori, la partecipazione continua ad essere su buoni livelli, il colore è sempre affidato ai bandieroni ed a qualche bandierina che ogni tanto si nota a centro gruppo.
Da parte granata, dopo un iniziale momento di pausa, c’è la convinzione di poter arrivare alla vittoria, ed il tifo, in alcuni frangenti della gara, prende vigore. Lo zoccolo duro dei granata non smette di sbattersi per farsi sentire e, quando la voce inevitabilmente chiede un break, è la volta di organizzare una nuova sciarpata.
Man mano che passano i minuti la gara sul terreno di gioco si fa nervosa, un paio di espulsioni e qualche cartellino giallo infiammano il pubblico presente ed il finale vede un bel botta e risposta sul campo ed un tifo che prosegue tra alti e bassi. Il triplice fischio del direttore di gara premia gli ospiti, che festeggiano la vittoria con i propri giocatori. Anche la Maratona non manca di applaudire i giocatori azzurri, malgrado la gara un po’ sottotono non è mancato l’impegno e l’abnegazione, e con un po’ di fortuna il pareggio poteva essere strappato.
Valerio Poli.