Sfida d’alta quota al Carlo Castellani di Empoli. A far visita agli azzurri di mister Sarri arriva la Virtus Lanciano, squadra che occupa il primo posto in classifica, un po’ a sorpresa ma comunque in maniera meritata. La sfida d’alta quota smuove il pubblico locale, finalmente il colpo d’occhio della Maratona è di quelli importanti, anche nella zona presidiata dai Desperados si nota qualche presenza in più rispetto al recente passato, ed in genere si può dire che ai botteghini in questo pomeriggio sia passato un buon numero di persone.

A livello numerico tanto di cappello anche al contingente ospite, i rossoneri arrivano ad Empoli con un buon anticipo rispetto al fischio d’inizio e tappezzano il settore con pezze e striscioni. Immancabile il grosso stendardo degli ultras della Curva Sud, mentre posso solo immaginare l’assidua presenza dei non tesserati all’esterno dello stadio. Non avendo notizie in merito tralascio l’argomento, anche se è noto che i Frentani non tesserati hanno comunque l’abitudine di affrontare la trasferta malgrado le poche possibilità di penetrare in un settore ospiti. Onore a loro per la tenacia fin qui dimostrata, seppur in questo pomeriggio la pezza “Senza se e senza ma…” non sia visibile all’interno del Carlo Castellani.

Noto con piacere che i rossoneri si compattano ben prima dell’inizio delle ostilità e caricano la squadra con i primi cori durante il riscaldamento. Si alzano cori e bandiere, il settore è già in ebollizione ed i battimani cominciano a susseguirsi con buona lena. Al termine del loro riscaldamento, i giocatori vanno verso il settore dei propri tifosi per ringraziarli a priori della presenza e dei primi cori d’incitamento, cosa che conferma il buon feeling che c’è tra squadra e tifoseria.

Al momento dell’ingresso in campo delle squadre, ben poco c’è da sottolineare per quel che riguarda l’aspetto coreografico. Malgrado si parli di una sfida d’alta quota, entrambe le tifoserie si affidano alle bandiere ed ai primi cori di rito. È evidente che le attuali normative in fatto di stadio limitino, ed in alcuni casi proibiscano addirittura, gli scenari che almeno un tempo erano routine. Che non si vede una fumogenata ad Empoli vecchia maniera è ormai un secolo, eppure nel passato la tifoseria azzurra ha mostrato spettacoli all’altezza della categoria. Cambiano i tempi e non sempre in meglio.

I Frentani sono belli compatti e fanno partire i primi cori per la squadra, non tutto il settore partecipa al tifo ma una bella fetta dei presenti non si fa pregare per scaldare un po’ l’ambiente. A livello di colore vanno menzionate le numerose bandiere ed un bel bandierone sventolato quasi ossessivamente nella parte alta. Discreta continuità, buona partecipazione, gli ospiti si fanno notare per l’incitamento alla squadra, i cori sono diretti tutti verso gli undici in campo senza altre distrazioni.

Gli Empolesi questo pomeriggio mostrano numeri più che discreti, qualche coro riesce davvero bene ed anche in questo caso il colore è assicurato dai bandieroni che vengono fatti sventolare continuativamente dietro lo striscione Desperados. Anche in Maratona l’obiettivo dichiarato dei cori è la squadra, solamente il gruppetto dei non tesserati, che si trova all’estremità del settore, varia un po’ con gli argomenti, intonando qualche coro contro la tessera e per i diffidati. I Desperados hanno qualche pausa, ma quando decidono di farsi sentire, ci riescono piuttosto bene.

L’Empoli passa in vantaggio dopo appena dieci minuti con il bomber Maccarone, il pubblico continua a sostenere a gran voce la squadra, ma anche il settore ospiti non si demoralizza e persiste nell’incitamento. La gara è vibrante sul campo ed anche sugli spalti c’è di che non annoiarsi, con le due tifoserie che ci danno dentro pur con qualche pausa. Per gli ospiti, da segnalare una bella sciarpata accompagnata dai cori, mentre le bandiere sono quasi perennemente sventolate. Gli ultras rossoneri cercano di tenere un coro alto per il maggior tempo possibile, gli Empolesi vanno più a folate e offrono una bella alternanza di canzoni, anche se il top lo raggiungono con il coro a ripetere “Forza azzurro, vinci per noi…”.

Il primo tempo termina con gli ultras di entrambe le squadre che applaudono convinti l’esibizione dei ventidue in campo.

Nella seconda frazione di gioco c’è un vistoso calo del tifo, probabilmente incide un po’ la giornata ed il brutto tempo: un pallido sole lascia il posto a minacciosi nuvoloni neri e qualche goccia di pioggia comincia a cadere.

L’Empoli segna due reti in dieci minuti e chiude la partita, i Frentani, che anche in svantaggio di due reti non si davano per vinti, alla terza segnatura devono alzare bandiera bianca ed il loro apporto alla squadra scivola inevitabilmente verso il basso: ora a cantare rimane una sparuta minoranza. Anche gli Empolesi sembrano sazi, il meglio è già stato dato ed ora si continua per ordinaria amministrazione, tenendo bene gli occhi sul terreno di gioco dove la partita è tutt’altro che chiusa.

Il Lanciano dimostra carattere e prova comunque a segnare un gol per riaprire l’incontro. Alcuni interventi ben oltre il limite consentito, qualche contropiede ben orchestrato, alcune azioni da gol, il tutto accende il pubblico sugli spalti ed il tifo prosegue ad ondate tra alti e bassi. Ora la continuità è al minimo consentito, ma la partita sugli spalti resta viva, così come sul campo, tanto che entrambe le tifoserie se la prendono con il direttore di gara per qualche decisione poco gradita.

Quando l’incontro è praticamente chiuso, la Maratona empolese comincia a pensare alla prossima trasferta e parte dal settore Desperados il coro “Tutti a La Spezia”, per giocare una partita contro una tifoseria storicamente rivale, rivalità acuita dalla rottura del gemellaggio tra Spezzini e Parmensi, quest’ultimi legati a loro volta agli Empolesi.

L’incontro termina con gli applausi di entrambe le tifoserie alle due squadre, nonostante il risultato avverso la Virtus Lanciano ha dimostrato carattere ed alcune individualità di spicco. Tra le due tifoserie indifferenza più totale.

Valerio Poli.