Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

La parola derby, se riferita ad un contesto calcistico, in Italia sta perdendo completamente senso. Guardiamo per esempio alla massima serie, dove infiammano le polemiche per un Genoa-Sampdoria da giocarsi alle 12:30; oppure possiamo prendere il triste ultimo Inter-Milan, dalle pessime premesse e dal finale nero; ma anche alla perdita di fascino del derby di Torino, soprattutto con le limitazioni connesse allo Juventus Stadium; o il derby di Roma, che, pur vivendo una maggiore calma rispetto ad altre situazioni degli ultimissimi tempi, non attira più le masse oceaniche di meno di un decennio fa. Oppure si può scendere nelle serie inferiori, dove dei derby di provincia vengono vietati o sottoposti a limitazioni asfissianti. Tuttavia, uscendo dai nostri miseri confini, possiamo vedere quanto all’estero ci siano derby concepiti ancora oggi come noi li concepivamo prima di assurde leggi speciali (e circolari ministeriali).

Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

Ormai il lettore di Sport People ben conosce questo Lugano-Ambrì Piotta, derby del Ticino di hockey su ghiaccio, carico di colori, striscioni, emozioni e fatti spesso al di sopra delle righe. Basta andare a 25 km a nord di Como e, come per magia, il nostro mondo ultras perduto riappare d’incanto, con tutte le sue criticità ma anche, e soprattutto, coi suoi aspetti incredibilmente belli. E un derby come si deve, inevitabilmente, si traduce in una incessante quantità di lavoro: tante le foto da aggiustare, adattare e selezionare, tante le cose da scrivere, incredibile la mole di lavoro per il povero Matteo, abituato a correggere le mie chilometriche bozze nella speranza che, aprendo il file di word, veda sì e no un paio di paginette. Ma la cosa non è fattibile neanche essendo tra i più sintetici di questo mondo, perché quando il derby è vero non lo devi solo raccontare, ma vivere in ogni suo singolo spezzone. E allora cominciamo.

Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

A Settembre ho fatto ex voto per vedermi tutti e sei i derby ticinesi della stagione corrente. Sto andando benino, avendone visti finora quattro su quattro e presentandomi puntualmente al mio quinto, ultimo per la precisione alla Resega, prima dell’ultimo in assoluto alla Valascia, a Febbraio. Infatti la strana formula del campionato svizzero, fatta da 12 squadre per un totale di 50 partite ciascuna, prevede quattro scontri diretti tra tutte quante le partecipanti più altri due gare (con andata e ritorno)con tre squadre stabilite in base a criteri geografici. Quando all’addetto stampa del Lugano esprimo la mia perplessità su questa formula e sul fatto che troppi derby potrebbero alla lunga annoiare, egli giustamente mi risponde che finché il botteghino va a gonfie vele allora va bene così. E stasera alla Resega c’è il tutto esaurito, per questa straticinese incredibilmente di alta classifica: l’Ambrì infatti è secondo, ma il Lugano è appena dietro di cinque punti ed una partita in meno giocata finora. Pensando che fino ad un paio di mesi fa i punti di distacco tra le due squadre erano arrivati a 17 è impossibile non rimarcare l’incredibile rimonta del Lugano, ormai tra le favorite d’obbligo per il titolo finale, per quanto Zurigo sia una spanna sopra a tutti. Ma i play-off non hanno leggi scritte, e tra gli accoppiamenti potrebbe uscire, già ai quarti, un clamoroso Lugano-Ambrì.

Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

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Arrivo in una Lugano completamente imbiancata da una fitta neve, ma, fortunatamente, con le strade agibili al 100%. È molto presto, mancano due ore alla partita, e, dopo aver ritirato l’accredito, come prima cosa, posso farmi un giro in zona ospiti e verso i parcheggi per vedere se già c’è una rilevante presenza di tifosi dell’Ambrì. Tuttavia è troppo presto, e persino le camionette della polizia, davanti al viottolo del settore ospiti, sono piuttosto poche. Il freddo è disarmante e mi fa desistere da ogni velleità di aspettare fuori per immortalare magari un corteo come l’ultima volta, e così mi butto nel caldo impianto della Resega. La parte più fredda coincide proprio con la mia postazione, classica a bordo pista vicino alla panchina ospite, ma tutto sommato si sta piuttosto bene, e sugli spalti ancora meglio. Mancherà un’ora all’inizio del match, con la Nord già piena mentre nel settore ospiti ci sono diverti tifosi dell’Ambrì Piotta ma ancora nessun gruppo organizzato. Non devo comunque attendere molto, e l’arrivo della GBB è accolto, come sempre, da fischi e insulti, amorevolmente ricambiati su sponda opposta, con aggiunta dei classici cori più che abituali in questi derby. Anche l’ingresso delle squadre per il riscaldamento è un momento particolarmente coinvolgente, data la mole di sostegno dell’uno e di fischi assordanti dell’altro a seconda di chi entra.

Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

Come sempre, anche se magari non ne ho mai scritto granché nei precedenti racconti, il derby è anche una battaglia di stendardi, alcuni portati sempre dalle rispettive curve ma altri decisamente riservati al giorno del derby, come il “Lugano vi vomita” oppure, su sponda opposta, il “Keep calm and fuck Lugano”, anche se gli esempi sono svariati e più che alla descrizione li lascio ai miei scatti. Ma il piatto forte del derby del Ticino, coreografie a parte, sono gli striscioni, a volte fini a sé stessi o a volte in stile “Beautiful”, che per gustarli al meglio devi conoscere anche le puntate precedenti. E a dare il via alle danze sono i Luganesi con un classico, ovvero “Benvenuti in Ticino”. Si avvicina il momento della fine del riscaldamento (anch’esso a cronometro come i tre periodi di gioco) e noto una stranezza: la curva del Lugano tarda ad alzare il sipario per coprire agli avversari la coreografia. Quella che prima è un’impressione diventa certezza col passare dei minuti. Oggi, su sponda bianconera, non ci sarà nessuna coreografia. Ignoro il motivo, anche se ci sarà sicuramente, e in merito non sono riuscito a trovare nessun comunicato. In ogni caso, bene sottolinearlo, la Curva Nord non sta attraversando un buon periodo sul versante repressione.

Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

A questo punto non mi rimane che aspettare l’ingresso delle squadre. Quando le luci si spengono è il momento della chiamata dei singoli giocatori, di fronte al pubblico delle grandissime occasioni. Abbasso i miei tempi di scatto e posso immortalare lo spettacolo offerto dal settore ospiti, composto prima da strisce di stoffa verticali bianche e blu con palloncini sparsi per il settore, e poi completato da una cartata, dallo sventolio dei numerosi vessilli e dallo striscione, messo in balaustra, “Mi amor, mi vida”. In Nord invece nulla, come preannunciato, ad eccezione della Fossa che accende delle stellette dal sicuro effetto nel buio dell’impianto. In balaustra invece appare una “dedica” ai cugini: “Siete come la forfora, state in testa e fate schifo”. Non penso ci sia bisogno della parafrasi.

Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

Il tifo entra da subito nel vivo dall’una e dall’altra parte. Gli ospiti sventolano quasi di continuo le loro bandiere e, praticamente, canta la totalità del settore. Tuttavia la Resega è un’autentica bolgia, e la Nord spinge alla grande, tanto che, data la mia postazione, sentire i biancoblu è un’impresa difficile. Il Lugano in pista parte veramente spedito, ma alla prima incertezza difensiva Pestoni ruba il puck e serve Giroux, lesto nel battere a rete per il vantaggio, al 6° minuto, dell’Ambrì Piotta. L’esultanza è sempre grande, e un vantaggio in trasferta vale doppio. In questo frangente la Fossa Lugano dedica due striscioni, quasi di fila, ai dirimpettai dell’Ambrì Piotta: il primo, messo in balaustra, recita “Voi ultras antirazzisti? Ma in strada chi vi ha mai visti?”; il secondo, alzato sopra lo striscione, è diretto alla GBB, “GBB comunisti con i soldi di papà”. Fra l’uno e l’altro striscione proprio la GBB espone in vetrata “Siete coglioni come i vostri striscioni”. Un dibattito acceso ed interessante questo fra i due gruppi, interrotto dalla seconda rete degli ospiti firmata da Williams, abile nello sfruttare una respinta del goalie bianconero. Per quanto sia ancora lunga la partita (siamo quasi al minuto 14), viene messa una seria ipoteca, e di conseguenza si può capire la gioia sfrenata del settore ospiti. Sta di fatto che nessuna delle due curve cede di un millimetro, e dal punto di vista dell’udito la gara degli spalti è un autentico piacere.

Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

Come al solito si evidenza il modo di tifare diverso delle due curve: bianconeri che prediligono i battimani e i cori più potenti, biancoblu che invece cercano l’intensità, pur non disdegnando neanche loro le mani alzate al cielo. Al minuto 17, sotto la spinta del pubblico in seguito all’ennesima penalità rimediata dall’Ambrì, McLean sfrutta la situazione con l’uomo in più e dimezza i sogni di gloria dei Sopracenerini. Il primo periodo non è ancora terminato e la disputa resta apertissima. Si va comunque alla pausa sull’1-2, e non mancano, per tutti, dei sinceri applausi.

Tra primo e secondo tempo solita schermaglia fra i due settori caldi del tifo, entrambi in due puntate. Molto originali gli ospiti, che dapprima espongono in vetrata uno striscione con scritto solo “T’immagini…” e, dopo qualche minuto, alzano un bandierone con scritto “La Curva Nord che canta”, con tre ragazzi che si ammazzano dalle risate, completa l’opera. La risposta dall’altra parte va più sull’andamento del campionato, e dapprima la Nord espone il solo “Una stagione mediocre”, ma al ritorno in campo delle squadre lo striscione si abbassa per far posto alla seconda parte, “Non cancella una vita da perdente!”. Impossibile non divertirsi in queste occasioni, persino in quegli attimi che dovrebbero essere di riposo.

Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

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Il secondo periodo non vede nessuna rete segnata. Ma si segnala per una rissa senza quartiere, nel finale, tra diversi giocatori delle due squadre, culminata con un autentico corpo a corpo tra il portiere dell’Ambrì Schaefer e il bianconero Micflikier. La “battaglia”, dagli esiti incerti, vede i due giocatori espulsi, con Schaefer sanguinante per un taglio esteso vicino all’occhio e Micflikier con un vistoso ematoma alla testa. Nell’hockey, sport già duro di suo, la rissa è la regola, ed accettarla fa guadagnare il rispetto dell’avversario. Questi combattimenti accendono il pubblico come nella vera tradizione delle arene, ma praticamente mai genera violenza sugli spalti, e, pur essendo fine a sé stessa (e non un’arte come per esempio nella boxe) non viene praticamente mai condannata dal moralista di turno. Anzi, potrei tranquillamente affermare che, senza questi momenti alla “Bud Spencer”, probabilmente, il calo di presenti alla pista sarebbe vistoso. Comunque sia l’episodio è la svolta della partita, visto che gli ospiti perdono il loro portiere, autentico uomo in più di ogni match dell’Ambrì Piotta.

Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

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Sul fronte spalti si mantiene un’intensità eccelsa dall’una e dall’altra parte, veramente nessuna pecca da segnalare. Per quanto riguarda gli striscioni i Luganesi si mettono in evidenza con un “Figli di puttana” secco, alzato in zona Nord Veterans, ed un più elaborato “Incoerenti e pure bugiardi, siete i figli perfetti di Gobbi e Lombardi”. Per la cronaca i due personaggi citati sono due politici ticinesi, ambedue Consiglieri di Stato, molto in vista; il primo è anche uno dei responsabili assoluti della sicurezza del Cantone, con diverse deleghe tra cui quella per la Polizia, mentre il secondo è il Presidente dell’Ambrì Piotta. Quanto mai abbinato invece lo striscione della GBB che segue la rissa già citata, con scritto “Inti…Pestoni a tutti!” (per chi non segue le cronache dell’Ambrì, Inti Pestoni è uno dei giocatori simbolo della squadra, anch’egli protagonista di una scazzottata nell’ultimo derby). Il punteggio quindi non varia, si torna negli spogliatoi sull’1-2, più che per riposarsi direi per raffreddare i bollenti spiriti.

Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

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Lo scambio epistolare tra le due curve prosegue anche in questo secondo ed ultimo intervallo. Dal settore ospiti viene aperto uno striscione con scritto “Nel titolo puoi sperare… Kaufmann è lì per aiutare!” (Beat Kaufmann, ex presidente del Lugano e ora a capo dell’Associazione Arbitri Svizzera). In Curva Nord viene appeso, in due pezzi, un “Noi soliti noti” e di seguito “Voi solite merde”.

Può iniziare il terzo ed ultimo periodo, laddove le squadre si giocano regolarmente il tutto per tutto. E, sotto il tifo travolgente della Resega, il Lugano parte con una carica incredibile, ma nonostante le tante penalità e la pressione offensiva bianconera, il fortino Ambrì regge. Tuttavia l’equilibrio fra le squadre è estremamente labile, e la sensazione è che tutto possa cambiare in qualsiasi istante. E ci vogliono ben 12 minuti di quasi assedio per il pareggio, meritatissimo, del Lugano, grazie alle rete di Simion (anche se probabilmente il tiro di Steiner sarebbe comunque entrato). La Resega esplode in un urlo liberatorio, per due motivi: il primo, ovvio, è per il pareggio; il secondo è la netta sensazione di aver capovolto le sorti di una gara difficile e di avere ora in mano il proprio destino. E la spinta del pubblico, Nord in primis, è fondamentale per il 3-2 arrivato a distanza di meno di un minuto con un’incursione di Walker. La gente va giù di qualche fila, in Nord, per l’esultanza. Tutto il pubblico è in visibilio, canta e salta.

Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

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In tutto ciò, comunque, devo dire che, nonostante sia impossibile sentirli, gli ospiti ci provano a non farsi sommergere dalla marea e, incuranti di tutto e tutti, continuano la loro prova. Del resto pochi non sono e non sfigurano affatto, aiutati anche dal loro arsenale cromatico. Sta di fatto che la partita, nonostante il risultato ancora aperto, 3-2, sembra decisamente volta al termine. Nel finale l’Ambrì schiera l’uomo in più in attacco facendo uscire il portiere, ottenendo il solo effetto di favorire, a 56” dalla fine, il definitivo 4-2 a porta vuota di Walker. Ormai è andata, e tutta la Lugano presente alla Resega può esultare senza calcoli. Scorrono i secondi, scanditi da due sciarpate della curva di casa, dove spicca il solito sfottò sulle note de “La montanara”. Nel settore ospiti, lato tribuna, qualcosa prende fuoco, e in pochissimi secondi intervengono i pompieri a spegnere l’improvvisato falò.

Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

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La partita è finita con la Resega tutta in piedi a cantare e ad esultare. Oggi non è una vittoria qualsiasi: la rimonta vale anche per il conteggio dei derby stagionali, visto che, dopo uno 0-2 iniziale, ora il Lugano conduce 3-2. E, oltre tutto, il Lugano è a -2 dall’Ambrì con una partita in più da giocare. Virtualmente è un sorpasso, per quanto da verificare. Tutte queste cose sommate, coscientemente o inconsciamente, rendono speciale la notte dell’HC Lugano, mentre gli unici ad avere l’onore della armi, dall’altra parte, sono  i tifosi biancoblu; primo periodo a parte, troppo evanescente e troppo rinunciatario il roster in pista, e così non si potrà andare da nessuna parte neanche ai play-off. A corredo di questa particolare situazione, emblematico lo striscione della Nord in tre atti, ovviamente rivolto ai cugini: “Ultras oltre ogni risultato…”, “A + 17 hai esultato”, “Sei solo uno sfigato”.

Lugano-Ambrì Piotta 4-2, LNA Svizzera 2013/14

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Pur col morale sotto ai tacchi, l’Ambrì Piotta va a ringraziare i propri tifosi, freschi di una bella e fitta sciarpata per congedarsi da questo, per loro, triste derby. Tutt’altra aria tira dalla sponda opposta, con la squadra a festeggiare sotto la curva una prima volta in divisa da gioco e, come da rito, dopo qualche minuto, senza i classici caschi e qualcuno già senza la casacca. È indubbiamente la loro serata. Per il titolo finale, nonostante il pessimo inizio di stagione, oggi tra le favorite c’è anche il Lugano.

Testo e foto di Stefano Severi.