Terminata l’attesa spasmodica, solita degli incontri al vertice tra due blasonate squadre, rappresentanti due piazze cariche di passione, ci si reca a quello che ai nostri occhi risulta essere un vero e proprio gioiellino, lo Stadio Pasquale Ianniello di Frattamaggiore, un lusso per la categoria.
Che Nerostellati Frattese-Giugliano fosse una partita ad alto rischio lo si capisce fin da subito: infatti il percorso per raggiungere lo stadio è guidato dalle forze dell’ordine, mentre, a ridosso della curva destinata al settore ospiti, almeno due camionette con agenti in assetto anti-sommossa sorvegliano il flusso di tifosi.
A pochi minuti dall’inizio del match lo stadio non ribolle ancora di passione, con ampi vuoti nel settore distinti, ma soprattutto in curva, dove si attendono con trepidazione i sostenitori Giuglianesi.
All’ingresso delle squadre in campo l’attesa, almeno quella riguardante il fischio d’inizio, termina, ma lo sguardo cerca invano i sostenitori ospiti, fino a quel momento non pervenuti.
I Frattesi, situati nei distinti, appaiono suddivisi in tre gruppi: il primo, posto sul lato sinistro dietro la pezza “Black
Stars”, accoglie le squadre in campo con uno striscione nero a caratteri bianchi in memoria del Presidente Crispino, colui che portò la Frattese in C alla fine degli anni ‘70; la parte centrale, occupata dalla “Vecchia Guardia 1928” si esibisce in una coreografia rappresentante una stella, emblema frattese, accompagnata da una dichiarazione d’amore nella parte superiore, più bandiere al vento e torce accese alla base della coreografia stessa; sull’estrema destra dei distinti un altro gruppo, composto da una quarantina di elementi, molto compatto, meno colorato, non identificabile dietro alcuna pezza e giunto all’approssimarsi del calcio d’inizio, da subito inscena cori a ripetere molto forti, battimani e saltelli ritmati. Saranno in tutto circa settecento i sostenitori nerostellati.
Solo dopo che sono trascorsi circa dieci minuti di gioco, i tanto attesi Giuglianesi accedono nel settore ospiti loro riservato: l’ingresso è di quelli tesi, e vengono accolti subito dai cori dei Frattesi. Giunti in poco più di un centinaio, i tifosi gialloblu ci mettono un po’ a carburare, ma già alla metà della prima frazione, aiutati dal tamburo, si esibiscono in cori davvero assordanti. Più torce vengono accese durante la partita, bandiere sempre al vento e qualche coro anche contro i “nemici di sempre”, quasi a snobbare la rivalità di giornata con gli stessi Frattesi.
Sul sintetico lo spettacolo è gradevole quanto sugli spalti, e la qualità in campo aiuta e stimola anche i rispettivi tifosi, che a fasi alterne diventano padroni degli spalti.
Al termine dei primi quarantacinque, diversamente da come spesso accade, tutti restano al proprio posto e si godono lo scambio di vedute tra le due tifoserie, con i Giuglianesi che approfittano della squadra negli spogliatoi per replicare ai supporter bianconeri.
Nel secondo tempo la partita si accende. Un grande goal su punizione dei padroni di casa viene accolto da un boato, mentre, di lì a poco, un rigore sbagliato ancora dai nerostellati (ripetuto a causa del pallone trattenuto dai sostenitori in curva e rilanciato al momento della battuta dal dischetto) non decreta la fine del match, diventato da quel momento ancora più avvincente e rovente. Giunti al triplice fischio finale l’ambiente, ormai surriscaldato, non sortisce effetti positivi per i “tigrotti”, i quali non riescono nell’impresa del pareggio. Ma poco sembra importare ai sostenitori giunti in trasferta, che applaudono comunque il proprio undici. Invece, su sponda frattese, l’euforia riesce a trascinare anche i tifosi più restii alle forme di sostegno attivo.
Le squadre uscenti dal terreno di gioco, unitamente all’ultimo coro goliardico nei confronti degli sconfitti, decretano la fine anche della partita sugli spalti, che ci ha mostrato più stili di tifo, da quello più colorato e pro-squadra dei gruppi della prima metà della tribuna a quello più estremo, meno colorato e festoso, del terzo gruppo ultras, dal quale sono partiti molti cori contro le diffide e contro gli ospiti.
I Giuglianesi, in fase di ricostruzione dopo il ricambio generazionale, dal canto loro mostrano un tifo variegato, un mix tra cori goliardici ed a ripetere a sostegno della squadra, che impressionano positivamente.
Termina così una giornata calcistica davvero interessante. Molto probabilmente, lo auguriamo ad entrambe le tifoserie, tale incontro potrà ripetersi in categorie superiori, sperando che le stesse non impediscano a nessuna delle due l’accesso in casa altrui.
Testo e foto di Andrea Visconti.