Partita molto importante per le due compagini: il Novara non sa più vincere e si trova in piena zona play-out, mentre il Modena è ad un passo dal periodo più nero della gestione Novellino.

Buona la risposta del pubblico nel primo weekend “natalizio”; la Curva Nord, casa degli ultras novaresi, prende piano piano forma e arrivano ad essere circa 250 gli ultras pronti a sostenere a gran voce la squadra di Calori. Tutti si compattano dietro lo striscione “Curva Nord Novara”, il neonato “gruppone” della nord; a fianco di questo striscione sono presenti i drappi del Gruppo Sezione, Vecchio Stampo e Zoo. Per cercare di avvicinare quanti più ragazzi possibili, in settimana alcuni ultras novaresi hanno tappezzato la città di manifesti che invitavano a presenziare allo stadio. Per giunta la società, cercando di sopperire alla mancanza di ragazzi in curva, ha deciso per questa gara di favorire l’ingresso degli under 20 nel settore. Inoltre oggi ci sono due ultras d’eccezione: si tratta degli squalificati Pesce e Gonzalez, che hanno deciso di supportare i compagni a fianco del cuore pulsante del tifo azzurro. Tra l’altro, passando in rassegna le pezze novaresi, noto uno striscione in balaustra centrale con scritto “Laziali liberi”, in solidarietà con gli ultras biancocelesti ancora incarcerati in Polonia e, ahimè, abbandonati a loro stessi da chi dovrebbe riportarli a casa.

Il versante opposto fatica a riempirsi. Gli ultimi ultras modenesi arrivano in concomitanza col fischio d’inizio, raggiungendo all’incirca il centinaio di presenze. Sì, gli ultras, perché anche la Curva Sud Modena ha deciso, dopo una strenua battaglia durata fino all’inizio di questa stagione, di sottoscrivere la discussa TdT, così da poter seguire la squadra anche lontano dalle mura amiche. I gialli tappezzano il loro settore con diverse pezze marcate “Curva Sud”, mentre un paio di striscioni di dimensioni maggiori sono appartenenti ai club. Poi, per quanto riguarda il colore, un buon numero di bandiere sventolano con un’ottima continuità.

L’ingresso delle due compagini è accompagnato da un vero e proprio boato dei Novaresi, un fortissimo “vincere” si leva dagli spalti, facendo capire alla squadra che gli ultras ci sono e li spingeranno alla vittoria.

I Modenesi impiegano qualche minuto a compattarsi, dopo di che partono con i cori ed offrono una prestazione rispettabile nonostante il numero non elevato: a cantare resta la parte destra del settore, e i cori spaziano dal sostegno ai diffidati a quelli verso la squadra e la città; si canta anche contro la repressione.

La partita si anima subito e il Novara si porta in vantaggio con Rubino, l’uomo simbolo dei blu. La Nord e lo stadio intero esplodono letteralmente di gioia per una rete abbastanza inaspettata. Il gelo cala nel settore ospiti, ma gli ultras rimangono intontiti dalla rete giusto per qualche secondo: infatti, assorbito il colpo, tornano a sostenere a gran voce la squadra.

I Novaresi, riscaldati dalla rete, si fanno sentire molto bene. Quello che distingue questa tifoseria è il cuore che ci mette nel sostenere la squadra. I ragazzi vanno apprezzati per i cori secchi sempre accompagnati da bei battimani, sui cori più prolungati fanno sventolare un buon numero di bandieroni che danno un’ottima nota di colore alla curva di casa.

I canarini preferiscono i cori più prolungati, spesso accompagnati da battimani che coinvolgono quasi la totalità del settore. Più passano i minuti più gli ospiti cercano di spronare la squadra incitandola ad una pronta reazione. Gli ultimi minuti del primo tempo sono scanditi da diversi cori da una parte e dall’altra.

Inizia il secondo tempo e i Novaresi espongo uno striscione per celebrare le 202 presenze di Ludi con la maglia azzurra, chiamando a gran voce il giocatore che risponde al richiamo della propria curva. Gli ultras, riposatisi nell’intervallo, si fanno sentire con un “vincere” a ripetere, che riecheggia per tutto lo stadio, a dimostrazione che il numero conta fino a un certo punto; quello che più conta, e lo stanno dimostrando, è avere a cuore la squadra, e questi ragazzi lo mettono davvero tutto a sostegno della causa Novara.

La Curva Sud formato trasferta eccelle per continuità, con poche pause e cori che rimangono alzati per diversi minuti, qualche canto in dialetto e, quando la voce comincia ad affievolirsi, si opta per le manate prolungate e ritmate. Prova di ottima sostanza quella dei Modenesi. Il loro tifo spinge la squadra verso il pareggio. Infatti il Modena prende in mano il pallino del gioco, chiudendo il Novara nella propria metà campo.

I Novaresi, dal canto loro, capendo il momento difficile della squadra, chiedono ed ottengono l’aiuto del pubblico “seduto”, normalmente restio ad aiutare gli ultras. Ma, per il bene della squadra, tutti tirano fuori la voce e un fortissimo “Novara Novara” scuote le fondamenta del Piola.

Gli ospiti, incessanti, chiedono la reazione della squadra, e anche i restanti tifosi, sparsi per il settore, partecipano ai cori degli ultras. Il risultato è davvero buono e le bandiere sventolate per tutti i 90 minuti ravvivano l’atmosfera.

Nonostante il buon tifo, gli ultras di casa invitano, senza troppi giri di parole, chi non fosse interessato a sostenere la squadra e a non cantare, ad andare a vedere la Pro (Vercelli). Sui cori prolungati i Novaresi colorano la curva sventolando cinque bandieroni, così da rendere ancor più viva la curva Nord.

La partita volge al termine, con gli ultimi fili di voce i Modenesi cantano a perdifiato per spingere la palla in porta, ma purtroppo i loro sforzi sono vanificati dalla difesa novarese.

Dall’altra parte i Novaresi, sulle ali dell’entusiasmo, organizzano una bella e partecipata sciarpata, dando una nota di colore che lascia anche intendere quanto si stiano divertendo, forti anche del vantaggio in campo.

Il triplice fischio dell’arbitro fa esplodere entrambe le tifoserie, ma in senso opposto. I Novaresi gioiscono per una vittoria tanto importante quanto agognata, mentre la rabbia dei Modenesi esplode in una contestazione: gli Emiliani chiamano a gran voce il proprio capitano prima, e la squadra dopo, per un faccia a faccia. Il contenuto del dialogo non è dato saperlo, ma si può immaginare verta sulla mancanza di attributi mostrata dai giocatori e della brutta prestazione offerta oggi. Ben diversa e l’aria che si respira in Nord, la curva festante chiama i giocatori per tributare loro il giusto applauso dopo una partita sofferta ma, alla fine, portata a casa.

Alessio Farinelli.