In un freddo venerdì di novembre al Piola va in scena l’anticipo Novara-Pescara. La squadra piemontese arriva da una settimana molto travagliata dal punto di vista societario: in settimana è arrivato l’esonero di mister Aglietti in seguito alla sconfitta di Trapani e il DS Cattani ha rassegnato le dimissioni. I vertici della squadra hanno deciso di affidare la guida tecnica ad Alessandro Calori, ex tecnico del Brescia, e il ruolo di direttore sportivo a Fabrizio Larini, uomo d’esperienza con trascorsi all’Udinese.

Il Pescara, avversario odierno, arriva al Piola forte della vittoria della scorsa settimana contro la Ternana, a dimostrazione che gli Abruzzesi si stanno ritrovando e oggi sono chiamati alla conferma del momento di forma.

Un’altra bella pagina viene scritta oggi dagli ultras novaresi. Attraverso un comunicato, la Curva Nord Novara ha reso noto che il ricavato dalle offerte raccolte dal giornalino di venerdì sarà devoluto alle popolazioni della Sardegna colpite dalla recente e devastante alluvione. In particolare, i fondi verranno destinati ai ragazzi di Olbia con i quali i Novaresi hanno avuto un gemellaggio, poi scioltosi negli scorsi anni, anche se i rapporti personali sono tuttora coltivati. L’ennesimo gesto che dimostra quanto gli ultras abbiano a cuore il prossimo, ma questo ovviamente non viene mai citato dai mass media che, nella loro facilona ignoranza, non sanno far altro che bollarli come criminali.

Anche il nuovo corso della Curva Nord per cercare di compattare i ranghi con la creazione di un unico gruppo, appunto Curva Nord Novara, pare dare i primi segnali incoraggianti a prova che il tifo sta pian piano rinascendo; sono infatti circa 250 gli ultras azzurri presenti in gradinata centrale, pronti a sostenere per tutti i 90 minuti i propri colori. Questo è un altro dei cardini sul quale si poggia la curva, assieme al sostegno incondizionato per tutta la partita, mentre eventuali contestazioni verranno fatte fuori dallo stadio.

Passando in rassegna le pezze appese in balaustra, a fianco dello striscione “Curva Nord Novara”, posizionato centralmente, scorgo “Vecchio Stampo”, “Gruppo Sezione” e “Zoo”.

Volgendo lo sguardo al settore ospiti, le mie aspettative di vedere i Pescaresi in trasferta paiono deluse, non più di una decina di anonimi ospiti sono presenti in Curva Sud; a quanto pare sarà una partita senza tifosi ospiti, peccato.

Dopo l’ingresso in campo delle squadre viene rispettato il minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’alluvione in Sardegna, e l’ennesimo gesto di solidarietà dei Novaresi si alza al cielo sotto forma di striscione che recita: “Vecchia amicizia dolore attuale: Olbia non mollare”, un gesto che ricorda che i gemellaggi possono anche passare, ma l’amicizia no. Il minuto di silenzio termina con un collettivo applauso dallo stadio intero.

La Curva Nord inizia lo spettacolo, bandieroni al vento e torce fanno da bellissima coreografia ad un fortissimo “Forza lotta vincerai” che si leva dagli spalti, un vero e proprio boato che scuote lo stadio intero sottolineando la voglia di tifare di questi ragazzi.

Improvvisamente la mia attenzione viene attirata verso la curva ospiti, sento soltanto un fortissimo “Vincere” che mi lascia un po’ stupito, viste le magre presenze; invece fanno il loro ingresso gli ultras pescaresi con pezze e bandiere, pronti a farsi sentire. Si compattano alla perfezione (in effetti, prima del loro arrivo, i pochi presenti erano sparsi per il settore), fanno quadrato e iniziano a tifare alla grande. Dopo un attimo vengono messe giù le pezze dei Pescaresi e posso constatare che i gruppi ultras abruzzesi sono presenti al gran completo. “Pescara Rangers” e la “Sezione Silvi” ci sono, così come la pezza “Bubu”, a ricordo di uno storico capo ultras della Nord portato via da una malattia. Presenti anche varie pezze a ricordo di Domenico, altro ultras pescarese ucciso poco più di un anno fa.

I Novaresi, in linea con la decisione di non contestare la società, espongono un altro striscione, il cui destinatario non è difficile immaginare: il bersaglio è il DG del Novara accusato dagli ultras novaresi di occuparsi anche di altri incarichi oltre ai suoi : “Ad ognuno il suo compito”, questo è il messaggio. Dopo questa presa di posizione, gli ultras azzurri tengono viva la memoria di due ragazzi prematuramente scomparsi, inneggiando ai loro nomi, così come fanno in tutte le partite, con lo stadio che partecipa applaudendo. Dopo questo bel gesto, gli ultras fanno capire alla squadra che vogliono solo vincere e che saranno sempre al loro fianco.

Rispondono i Pescaresi con un susseguirsi di cori secchi alternati a cori più prolungati che evidenziano il perché della loro presenza: il Pescara, la loro ragione di vita.

A sfondo di questi cori i Pescaresi fanno sventolare 2 bandieroni; uno più piccolo del gruppo Pescara Rangers Silvi mentre il secondo, più grosso e pesante, reca il simbolo dei Rangers, dando una nota di colore davvero ragguardevole; il tutto viene condito da un buon numero di bandierine sventolate per tutti i 90 minuti di gioco, davvero un belvedere per i presenti.

La prima frazione si svolge senza particolari occasioni da rete, ma offre molto dal punto di vista “curvaiolo”.

Il secondo tempo è occasione per i Novaresi di esporre un altro striscione “Benvenuto Leonardo ora canterai con noi”, in onore della nascita del figlio del capitano dei novaresi Rubino, ragazzo che si è guadagnato l’affetto dei tifosi  nel corso degli anni.

I Pescaresi, riscaldatisi nell’intervallo, si fanno sentire molto bene, il numero conta relativamente, quello che distingue questa tifoseria è il cuore che ci mette nel sostenere la squadra; vanno apprezzati per i cori secchi sempre accompagnati da bei battimani, sui cori più prolungati fanno sventolare un buon numero di bandierine che danno un ottima nota di colore al settore ospiti.

Sul versante opposto, gli ultras di casa alternano cori secchi a ripetere a cori più prolungati che vengono tenuti vivi alla lunga dallo zoccolo duro degli ultras. Cromaticamente fanno sventolare ben 5 bandieroni ai lati della curva, uno del gruppo Sezione, mentre gli altri hanno invece i colori della squadra. Con il proseguire della partita la pressione del Novara si fa più forte, così come la spinta degli ultras locali che chiedono più volte un gol, ma le parate del portiere avversario fanno sì che il Novara impatti contro il muro biancoazzurro.

I Pescaresi imbastiscono una bellissima sciarpata accompagnata da un coro di sottofondo che scalda i cuori dei presenti in questa gelida serata. Rispondono i Novaresi con un’altrettanto bella sciarpata sull’onda del coro “Eee la mia vita è”. Davvero un finale degno di una grande partita anche se sul campo non si sono viste reti.

La partita termina e ambedue le tifoserie chiamano a gran voce le proprie squadre per tributare loro il giusto applauso. I novaresi hanno offerto un gran bel tifo, colorati caldi e continui per tutta la partita. I numeri iniziano ad essere importanti per questa curva che ha avuto tanti momenti no in questi ultimi anni e ora pare risollevarsi. Sul fronte pescarese, gli ospiti hanno fatto un tifo di tutto rispetto: compatti, quadrati e tutti partecipi al tifo per la durata intera della partita.

Alessio Farinelli.