Sotto una copiosa pioggia va in scena questo derby campano tra due squadre disperate, costrette a fare punti dopo gli ultimi risultati deludenti che hanno portato la squadra di casa all’ultimo solitario posto in classifica, mentre quella sannita ai bordi della zona play-off, nonostante una campagna acquisti faraonica (l’ennesima a dire il vero), la quale induceva a pensare addirittura che il Benevento avrebbe fatto un solo boccone del campionato.
Dai Distinti si spera, soprattutto dopo il ribaltone post-natalizio che ha visto l’esonero dell’intera area tecnica, che “la ricreazione sia finita” e che si torni finalmente a fare punti, e magari anche gioco.
Da Benevento giungono circa 120 Ultras e da subito si nota che sono in aperta contestazione contro società e tecnico. La frattura diventa più evidente quando, al 23° del primo tempo, la loro squadra si porta in vantaggio e nessuno esulta, anzi, tutti si voltano dando le spalle al campo.
Un film già visto sta invece andando in scena per la gradinata di casa, abituata ormai a osservare la propria squadra soccombere contro chiunque. Nel secondo tempo però, complice anche un calo evidente del Benevento, entra in campo una Paganese più grintosa ed arcigna che, ad un quarto d’ora dalla fine, perviene al pareggio. Gioia per i pochi presenti, che incoraggiano i propri beniamini a crederci fino alla fine e a lottare sempre, proprio come hanno fatto in questa circostanza. La speranza per il pubblico di casa è che, a seguito dell’esonero del mister, ci sia un’inversione di rotta dopo l’umiliante girone di andata, che ha portato solo dolori e quindi sconfitte, molte delle quali subite proprio tra le mura amiche.
Testo e foto di Alfonso Ceglia.