Al Romeo Neri il Rimini affronta il Bellaria, gara valevole per il campionato di Lega Pro Seconda Divisione. La domenica piovosa fa allontanare parte del pubblico e il calo è ben visibile sui gradoni nei vari settori dello stadio, dai distinti alla curva.

Nessuna presenza ospite al seguito della squadra bianco-azzurra; è ormai già qualche anno che anche quella dozzina di ragazzi che in casa e in qualche rara trasferta seguiva la squadra dietro lo striscione “Ultras” ha definitivamente abbandonato la scena, rendendo l’atmosfera che si respira a Bellaria ancora più triste ed anonima.

In Curva Est il gruppo “RWS”, posizionato a centro settore, tira le redini del tifo con l’onere di riportare ai suoi livelli quella che negli anni passati era una discreta curva. Mister Osio, attuale allenatore del Rimini, proprio lo scorso anno sedeva sulla panchina del Bellaria, così come un paio di giocatori passati dalla maglia biancoazzurra a quella biancorossa.

Già nei primi minuti il Rimini avrebbe la possibilità di portarsi in vantaggio, ma un calcio di rigore sbagliato proprio da un giocatore ex Bellaria inchioda la partita sul pareggio. In curva, seppur non in numero elevato, si tifa a squarciagola per sopperire alle assenze; per fortuna, anche con qualche bandierina biancorossa, si colora una curva un po’ troppo spoglia negli ultimi tempi. Solo nei minuti finali il Rimini trova il goal del vantaggio, per la gioia dei giocatori in campo e dei tifosi sugli spalti, e dopo il 90° tutta la squadra si porta a festeggiare sotto la Est e, al coro “Chi non salta Cesenate è”, tutta la squadra saltella e canta con i ragazzi della curva.

Gilberto Poggi.